Luigi Grassia, La stampa 7/12/2009, 7 dicembre 2009
L’Alta Velocità dà più valore alle case- L’Alta Velocità ferroviaria piace moltissimo al settore immobiliare, perché nei quartieri delle città italiane che ospitano le stazioni «Tav» i prezzi delle case crescono di più che in tutte le altre zone: esiste insomma un premio, un extra di valore dovuto ai supertreni, registrato e quantificato dagli specialisti di settore dell’ufficio studi di Gabetti
L’Alta Velocità dà più valore alle case- L’Alta Velocità ferroviaria piace moltissimo al settore immobiliare, perché nei quartieri delle città italiane che ospitano le stazioni «Tav» i prezzi delle case crescono di più che in tutte le altre zone: esiste insomma un premio, un extra di valore dovuto ai supertreni, registrato e quantificato dagli specialisti di settore dell’ufficio studi di Gabetti. Il fatto è degno di nota da almeno due punti di vista: interessa al mercato del mattone, ma più in generale rivela come sta cambiando la percezione delle città grazie alle linee da 300 chilometri all’ora; ogni centro cittadino comincia a essere pensato come un’appendice delle altre città collegate via Tav, quasi che nella testa della gente si formasse l’immagine di un reticolo urbano unificato. E non è un’idea sbagliata: se dal cuore di Torino al cuore di Milano e viceversa ci si sposta in meno di un’ora, e persino in modo più veloce e più comodo che da certe località dei rispettivi hinterland, la conurbazione MiTo non è più un’idea astratta o una bufala da urbanisti visionari (nel senso italiano e non anglosassone del termine) ma una realtà, e vivere in una delle due città significa vivere anche nell’altra. Che era quel che si voleva realizzare fin dall’inizio. In crude cifre, nei cinque anni analizzati, dal 2003 al 2009, i quartieri interessati dai progetti legati all’Alta Velocità hanno registrato un incremento delle quotazioni immobiliari superiore fino al 12% alle medie delle rispettive città nello stesso periodo. E questo in controtendenza con la svalutazione (in termini relativi, non assoluti) di alcuni quartieri collocati vicino alle stazioni in genere, che spesso creano disagio in chi ci abita o valuta se andarci ad abitare, perché queste zone in media tendono ad attirare di più la piccola criminalità, o semplicemente i problemi sociali prodotti a getto continuo dalla città stessa, o venuti da fuori. Se l’Alta Velocità vince non solo sulla media degli altri quartieri, ma anche su questo piccolo handicap dei circondari delle stazioni, vuol dire che il progetto dei supertreni è proprio un magnete economico. I differenziali più elevati negli incrementi di valore a vantaggio delle zone Tav sono stati rilevati da Gabetti a Bologna e Milano. In questi cinque anni, a Bologna, i prezzi dei quartieri intorno alla Stazione Centrale sono cresciuti del 38,4% contro il sempre notevole ma più contenuto 26,40% segnato in media dall’intera città. Un fenomeno quasi della stessa portata si è registrato a Milano: il quartiere di Rogoredo si trova non solo servito da una delle stazioni meneghine della linea dell’Alta Velocità, ma anche collegato da un anno al centro cittadino grazie al cosiddetto «passante ferroviario»; questa doppia connessione ha contribuito a far lievitare le quotazioni delle case della zona del 38,5% rispetto al +27,5% dell’insieme della metropoli. Finora è stato piuttosto ridotto (+3,7%) il premio nell’incremento di valore incassato dalla porzione di Torino collocata intorno a Porta Susa, che è stazione Tav e destinata a diventare la principale della città; gli esperti di Gabetti ritengono che adesso che il sistema dell’Alta Velocità si è completato in direzione Est e Milano (verso l’Ovest e Lione si vedrà) ci sia da attendersi una valorizzazione della zona, ma anche del settore circostante la stazione di Porta Nuova. Pur se in un contesto più difficile Napoli non sta a guardare: nella capitale del Mezzogiorno i valori immobiliari ad Afragola sono saliti grazie all’Alta Velocità del 34,8% contro il 25,6% della città intera: un differenziale del 9,2%.