Mario Porqueddu, Corriere della Sera 10/12/09, 10 dicembre 2009
ECOLOGICI
Srnivas Krishnaswamy, 42 anni, indiano di Bangalore e membro della delegazione indiana di Greenpeace International, che vive all’insegna del risparmio energetico. In casa sua, l’acqua viene riscaldata da un impianto ad energia solare sul tetto, e si usa una macchina elettrica a 2 posti. In famiglia sono in cinque: «Se capita di doverci spostare in più di due, qualcuno prende la bicicletta».
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Articolo originale:
«Eco-doccia e auto elettrica. La mia vita a Bangalore» -
Il signor Srnivas Krishnaswamy non è tipo da preoccuparsi della salute del pianeta soltanto durante i giorni della Conferenza danese. Lui fa sul serio. «In casa mia, per riscaldare l’acqua, non viene consumato nemmeno un kilowattora di energia – racconta ”. Ho fatto installare un impianto a energia solare sul tetto che provvede all’intero fabbisogno di acqua calda della mia famiglia». Krishnaswamy, 42 anni, occhiali dalla montatura leggera e gessato color carta da zucchero, sul pass che ogni giorno gli apre le porte della Cop15 ha scritto «Organizzazione non governativa»: è uno dei membri della folta delegazione di Greenpeace International. E viene da lontano, da una delle nazioni che hanno il peso per spostare gli equilibri in questi negoziati: la grande India. Per la precisione abita a Bangalore, nella parte meridionale del subcontinente, con la sua famiglia che è composta da cinque persone. La macchina dei Krishnaswamy, però, è una piccola automobile elettrica da città prodotta dalla Reva. « una macchina assolutamente ecologica – spiega lui ”. Ma ha soltanto due posti e non basta per tutti noi». Soluzione? «Se capita di doverci spostare in più di due, qualcuno prende la bicicletta».