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 2009  dicembre 04 Venerdì calendario

Santarcangelo dal fantacalcio alla web-proprietà-  facile riassumere in pochi stereotipi l’immagine dei presidenti delle squadre di provincia

Santarcangelo dal fantacalcio alla web-proprietà-  facile riassumere in pochi stereotipi l’immagine dei presidenti delle squadre di provincia. Cumenda che si sono fatti da sé, sempre pronti ad esibire il rango e la giovane moglie e a ricordare ai subalterni chi è che mette la grana, come il mitico Borlotti, patron della Longobarda ne L’allenatore nel pallone. Oppure grotteschi arruffapopolo, tribuni cialtroni con scarse competenze calcistiche, instancabili creatori di slogan (’Chi si astiene dalla lotta, è un gran figlio di...”, proclama Alberto Sordi nei panni del presidente del Borgorosso Football Club). In ogni caso, monarchi assoluti, mai disposti a delegare una parte anche piccola del loro potere, che poi è il divertimento di chi si trastulla col giocattolo preferito. Una squadra sul webIl Sant’Arcangelo Calcio, girone D della serie D, rischia di far saltare il banco: i suoi presidenti sono, almomentoin cui scriviamo, 1325, provenienti da 37 Paesi diversi. Con la modica spesa di 60 euro a testa, detengono tutti insieme il 10% del capitale sociale e mirano entro i prossimi tre anni a rilevarne la maggioranza. In quanto proprietari e soci della squadra, ne commentano le decisioni sportive, suggeriscono all’allenatore la formazione da schierare e il modulo da adottare, seguono online le partite e gli allenamenti, valutano i potenziali acquisti, discutono ogni aspetto gestionale e decidono votando a maggioranza. Una forma di democrazia partecipativa fondata sull’azionariato popolare, che ha preso le mosse dal progetto web Squadramia, associazione non profit di tifosi costituita per acquistare e gestire una squadra di calcio, sull’onda del successo dell’analogo progetto inglese «My football club ». Potremmo considerare questa frammentazione del potere esecutivo in migliaia di poltrone virtuali come l’anello di congiunzione tra il fantacalcio e il calcio reale, la realizzazione del sogno di ogni calciofilo che si rispetti: gestire, con prerogative da direttore sportivo e da team selector, una vera squadra, scegliendo chi comprare e chi far giocare. Ed è sicuramente affascinante l’idea di una società governata dal basso, che permetta ai tifosi di passare dalla chiacchiera da bar, in cui è facile darsi arie da intenditori, al cosiddetto managering, che richiede un supplemento di riflessione e oculatezza non alla portata degli abituali sproloquiatori pallonari. L’esperimento, ad ogni modo, pare funzionare a meraviglia: un filotto di 5 vittorie consecutive ha portato il Sant’Arcangelo nei piani alti della classifica, a 5 punti dalla capolista Pisa. Tutto fieno in cascina per una squadra che si è posta l’obiettivo della salvezza, lavora con un budget ristretto, e punta apertamente sui giovani. Tra i titolari fissi, si sono segnalati due ragazzi nati nel ”91, il difensore centrale Roberto Rosini e il centrocampista Nicolò Bacchiocchi. Le società di serie B tengono d’occhio il mediano ghanese Francis Obeng, interditore e regista, cuore e cervello della squadra, spesso il migliore in campo, senz’altro sprecato per la D. Chissà se i suoi 1300 presidenti si rassegneranno a perderlo.