ilmessaggero.it 9/12/2009, 9 dicembre 2009
Napoli, la storia della supermamma: quattordici figli a trentasette anni- Angelina ha un viso delicato, un sorriso dolce e da ieri non si parla che di lei all’ospedale Loreto Mare
Napoli, la storia della supermamma: quattordici figli a trentasette anni- Angelina ha un viso delicato, un sorriso dolce e da ieri non si parla che di lei all’ospedale Loreto Mare. mamma per la quattordicesima volta. La sua storia ha fatto il giro dei reparti, oltrepassando i confini della divisione di ginecologia e attirando la curiosità della stampa ma anche dei sanitari e dei parenti dei ricoverati, che non hanno resistito alla tentazione di conoscere di persona la supermamma. Trentasette anni, nel giro di diciannove anni Angelina ha dato alla luce ben quattordici figli. L’ultimo pochi giorni fa, la mattina del 7 dicembre, quando nella sala parto del Loreto Mare è nato il piccolo Cristiano, nuovo arrivato nella numerosissima famiglia dei De Vivo. L’ultimo pargoletto si aggiunge alle sette sorelle e ai restanti sei fratelli, che tra qualche giorno accoglieranno il piccolo e la mamma da record con una grande festa. Dopo un parto cesareo, dove tutto è andato per il meglio, Angelina Sorvillo si riposa nella stanzetta del nosocomio di via Marina e, tra le chiacchiere e le indiscrezioni che le chiedono le altre mamme, non nasconde la sua felicità. «Ogni volta che partorisco provo una gioia grande ed è una straordinaria sensazione che si ripropone sempre con la stessa intensità, emozionandomi come se fosse la prima volta». Le sue parole, come gli occhi azzurri che brillano nonostante la stanchezza, raccontano il miracolo di una famiglia che ricorda i focolari domestici di una volta, nonostante le mille difficoltà. «Avere tanti figli - spiega Angelina - è impegnativo, sia a livello domestico che economico e ogni giorno affrontiamo piccole e grandi difficoltà, ma i nostri sacrifici sono ripagati dagli sguardi e dai sorrisi dei nostri figli». Quello stabilito da Angelina e suo marito Luigi, lei casalinga lui carpentiere, non è solo un record numerico, ma è anche uno straordinario esempio di come una famiglia possa crescere e allargarsi, contando unicamente sulle proprie forze. «La fortuna è che abbiamo una casa nostra. Così, anche se non abbiamo altri aiuti oltre allo stipendio di mio marito, riusciamo a garantire tutto il necessario alla famiglia. Il resto viene da sé», afferma la donna che vive col marito, i figli e la nonna materna, sempre pronta a dare una mano. «Utilizziamo almeno dodici litri di latte per colazione, tre o quattro chili di pasta per pranzo e, ogni giorno, faccio tra le sette e le otto lavatrici». Questo il bilancio necessario per badare alla ciurma di pargoli che impegna quotidianamente il papà in sacrifici e turni straordinari a lavoro e occupa la mamma, assorbita ventiquattr’ore su ventiquattro, dalle faccende domestiche e dall’educazione dei figlioli, quasi tutti minorenni. Annalisa, diciannove anni, è la più grande, ed è a tutti gli effetti una vicemamma, di diritto e di fatto. Seguono Alberto, Chiara, Nunzia, Carmine, Arianna, Simone, Federica, Kledy, Luigi, Lorelai, Amanda e Francesco, che non ha ancora compiuto un anno di età. Tra di loro si inserisce un altro record, perché ben dodici sono nati con parto naturale, fatta eccezione degli ultimi due arrivati. E a chi le chiede se ha intenzione di avere altri figli, Angelina risponde che «va bene così, è arrivato il momento di fermarsi». Eppure, in sala parto, quando il medico le ha chiesto se procedere a operazioni per impedire ulteriori gravidanze, lei non se l’è sentita di dire sì. E ancora una volta ha riconfermato la sua indole di supermamma.