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 2009  dicembre 09 Mercoledì calendario

Katia Ricciarelli Voce Dice che a otto anni aveva già una voce «lirica»: «Impostata, piena, ne avevo quasi vergogna

Katia Ricciarelli Voce Dice che a otto anni aveva già una voce «lirica»: «Impostata, piena, ne avevo quasi vergogna. Mi sembrava di aver a che fare con una bestia più grande di me. Eppure ho dovuto fare gavetta e sacrifici: cantavo nelle carceri o al circo per portare soldi in famiglia, che non era ricca». Recital Adesso prefersice cantare nei recital: «Il tempo passa, vorrei evitare di sembrare patetica e sentirmi dire ”questo lo facevi meglio vent’anni fa”. Preferisco scegliermi un repertorio, quello per cui la gente mi ricorda, e offrirlo in serate informali, dove oltre che cantare dialogo col pubblico». Mattacchiona «Da 40 anni mastico lirica, dove tutte le eroine sono melodrammatiche. Ma io amo ridere, sono una mattacchiona, mi piacciono le persone con senso dell’umorismo e affronto tutto con ironia. Io vado avanti qualsiasi cosa succeda, non ci penso neanche un minuto a piangermi addosso, non c’è tempo». Madre Per recitare nel film di Pupi Avati, ”La seconda notte di nozze” si è ispirata alla madre: «Rimasta vedova quando era ancora giovane e molto bella, le sue amiche cercavano di combinare matrimoni per lei, che si presentava agli appuntamenti portandomi con sé e usandomi come pretesto per negarsi. Una volta abbiamo anche incontrato un omosessuale». Fidanzata «Avrei voluto iniziare il cinema prima, così non avrei interpretato solo la mamma, ma anche la fidanzata!».