Francesco Piccolo, lཿUnità 7/12/2009, 7 dicembre 2009
CORSIVI
Sabato è stato un giorno piuttosto strano. Due boss della mafia latitanti da tempo sono stati catturati. Una grande folla ha manifestato contro il capo del governo in modo (abbastanza) civile (dico abbastanza, perché urlare ”in galera” e mostrare manette non è in ogni caso un grado definitivo di civiltà). stata finalmente inaugurata una tratta dell’Alta velocità da Torino a Milano (e viceversa, spero). La Guardia di Finanza è andata nelle cantine di Calisto Tanzi e ha ritrovato quadri di valore superiore a cento milioni (che ingenuamente penso possano esserere distribuiti tra i risparmiatori). Sono stati intonati cori
violenti ma non razzisti contro Balotelli. In serie B, una squadra si è fermata facendo segnare l’altra, perché il gol che aveva realizzato appena prima era stato frutto di una palese scorrettezza. Nel rivedere in televisione questo episodio esemplare, mi sono chiesto se davvero non fosse un giorno diverso da tutti gli altri. Così, sono andato a dormire e ho pensato: ecco, è successo qualcosa; domani mattina mi sveglio e questo paese è dav-
vero cambiato, e sabato era solo il primo giorno di questo passaggio definitivo. Il cambiamento consisteva nel fatto, ho pensato, che tutte le cose che erano successe, avrebbero avuto una conseguenza. Per esempio, che poiché tantissime persone
chiedevano le dimissioni del presidente del consiglio, quest’ultimo si sarebbe dimesso. Ho chiuso gli occhi e ho detto: ora mi addormento, e domani mattina mi sveglio ed è cambiato tutto. La mattina dopo mi sono svegliato.