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 2009  dicembre 07 Lunedì calendario

La versione di Michelle: il video lo volle Marrazzo- Si chiama Antonio Carlos Dos Santos, in arte Michelle

La versione di Michelle: il video lo volle Marrazzo- Si chiama Antonio Carlos Dos Santos, in arte Michelle. il trans amico di Brenda, con il quale divideva il monolocale di via dei Due Ponti, «fuggito» da Roma a Parigi nel luglio scorso, prima che scoppiasse lo scandalo Marrazzo, prima della morte del pusher Gian­guarino Cafasso, prima del mi­sterioso «incidente» che ha uc­ciso Brenda. «Michelle è irrepe­ribile » è stato detto e scritto. Il settimanale Oggi , in edico­la mercoledì, lo ha invece sco­vato. Era a Parigi, esattamen­te come aveva annunciato quando lasciò Roma: «Non so­no fuggita! L’ho detto a tutti che sari venuta a Parigi» rac­conta. In molti hanno pensa­to che Michelle avesse mate­riale scottante, foto e filmati in grado di mettere nei guai mezza Roma che conta. In par­ticolare doveva avere un vi­deo di 14 minuti di un incon­tro piccante a tre: lui, il trans Brenda e l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo. Un filmato con il quale, si di­ce, i due trans volessero spilla­re soldi a Marrazzo. « una bu­gia e voglio che sappiate la veri­tà » racconta Michelle, 35 anni, nel cuore della notte, in una pausa di lavoro, nel Bois de Boulogne, alla periferia di Pari­gi. E spiega: «Io Marrazzo non sapevo neppure chi fosse. Un giorno Brenda mi ha chiesto di andare con lei a casa di una per­sona importante che voleva fa­re un’ammucchiata. Siamo an­dati a casa di Marrazzo e abbia­mo fatto quel che dovevamo fa­re. Non siamo state noi ad ave­re l’idea di fare un video. L’ha chiesto lui, era una sua fanta­sia. A seconda della situazione, io o Brenda prendevamo il tele­fonino e facevamo le riprese. Ricordo che il telefonino era quello di Brenda. Finito tutto abbiamo riguardato il filmato con Marrazzo. Abbiamo riso, abbiamo bevuto qualcosa con lui, ci siamo salutati. Da allora non l’ho più rivisto. E non so che fine abbia fatto quel video. Non c’era cocaina, invece Mar­razzo ci ha offerto una botti­glia di champagne». Dopo che scoppiò lo scanda­lo una banda di stranieri rubò misteriosamente il telefonino a Brenda mentre batteva sulla Cassia. Il famoso video era an­cora conservato lì? Michelle ricorda con l’invia­to di Oggi , Giuseppe Fumagal­li, la scelta di lasciare il Brasi­le: «La mia famiglia era pove­rissima e ho capito che nel mio paese non avrei trovato nulla. Nel 2006 sono venuta a Parigi. Ho cominciato la vita da trans, che non è una bella vita. Questo lavoro mi ha dato la possibilità di guadagnare qualche soldo e aiutare la mia famiglia. Poi sono andata a Ro­ma: tutti dicevano che era una bella città e che gli italiani era­no allegri, più simili ai brasilia­ni. Ho conosciuto Brenda men­tre facevo la spesa in un super­mercato e ho capito che era fragile e buona. Ho provato per lei affetto e siamo andate a vivere nel monolocale di via dei Due Ponti. La convivenza non era facile perché Brenda si ubriacava tutti i giorni. But­tava via tutto quello che gua­dagnava ed ero io che la man­tenevo: pagavo l’affitto, paga­vo da mangiare. Volevo bene a Brenda ma ho capito che se vo­levo stare tranquilla dovevo andarmene. Ho pianto tanto per lei, povero tesoro mio, non meritava di finire così. E dopo quello che è successo al­la mia amica, ho paura».