Francesca Milano, Il Sole-24 Ore 7/12/2009;, 7 dicembre 2009
NEGLI UFFICI PUBBLICI SOLO REGALI LOW COST
«Caro Babbo Natale, quest’anno portami solo regali che non superino i 50 euro o sarò costretto a restituirli».
la lettera che dipendenti pubblici e privati stanno inviando al vecchio con la barba bianca, impegnato in questi giorni con i cadeau aziendali da recapitare sulle scrivanie di impiegati, quadrie amministratori.
Regole, in effetti, ce ne sono poche. Così, negli uffici pubblici ci si affida al buonsenso. «Il codice di comportamento dei dipendenti delle amministrazioni - spiega Antonio Naddeo, capo dipartimento del ministero della Funzione pubblica impone di accettare solo doni di modico valore». In questo aggettivo sta la linea di confine tra un cortese presente e un regalo imbarazzante. Ma qual è esattamente il limite? « molto complicato stabilire quale sia il modico valore - spiega Naddeeo -, è tutto lasciato alla sensibilità dei dipendenti».
L’inosservanza del codice fa scattare sanzioni disciplinari, le meno gravi prevedono l’ammonimento ma si può arrivare anche al licenziamento.
Per evitare dubbi, il sindaco di Brugherio (Milano), Maurizio Ronchi, ha deciso che tutti i gadget che arriveranno al palazzo comunale non finiranno sulle scrivanie dei destinatari ma saranno conservati in un luogo sicuro per poi essere distribuiti in beneficenza alle associazioni di volontariato. A Torino, l’assessore al personale Domenico Mangone ha preparato un vero e proprio decalogo. «Sì alla scatola di cioccolatini o a un’agenda - dice - , no al rolex. Un invito all’etica, senza limiti di valore: un dono da più o meno 50 euro può essere accettato».
Il divieto di accettare doni troppo impegnativi è la regola anche nel settore privato, ma non sempre sono chiare le conseguenze per chi non rispetta l’invito. Molte aziende hanno stabilito limiti massimi: 50 euro per i dipendenti di Barilla Group e di Philips; 40 per chi è impiegato presso la Procter & Gamble; 50 per i lavoratori dell’aeroporto di Torino, 100 per i dipendenti della filiale italiana della multinazionale Zf e per i giornalisti del Sole 24 Ore.
Neppure le banche stanno a guardare. E se in Bpm e in Intesa Sanpaolo i regali sono "vietati", in Santander consumer bank non possono superare i 150 euro di valore. I dipendenti della Bce, invece, potranno portare a casa solo doni entro i 100 euro.
Il regolamento dell’Aifa (l’agenzia del farmaco), invece, consente di accettare i regali «condivisibili con i colleghi sul luogo di lavoro» e di rimandare al mittente quelli recapitati direttamente a casa.