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 2009  dicembre 06 Domenica calendario

DA TORINO A ROMA IN QUATTRO ORE

Una spina dorsale lunga quasi mille chilometri, capace di mettere in collegamento il 65% degli italiani. la nuova alta velocità ferroviaria italiana, nuova perché da ieri – con l’inaugurazione delle tre tratte mancanti – corre ininterrottamente da Salerno a Torino, passando per Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano. Per l’entrata in servizio dei nuovi Frecciarossa, che consentiranno di raggiungere Milano in meno di tre ore da Roma e in 50 minuti da Torino, ci sarà da attendere la prossima domenica, ma ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e gli stati generali del gruppo Fs hanno inaugurato l’infrastruttura, con due viaggi partiti da Salerno e da Torino e arrivati insieme alla stazione di Milano Centrale pochi minuti dopo le 16.
«Nel 2001 abbiamo tirato fuori dai cassetti i progetti dimenticati e li abbiamo fatti confluire nella legge Obiettivo», ha ricordato ieri pomeriggio il premier Silvio Berlusconi dal palco allestito sotto le grandi arcate liberty della stazione centrale, dopo l’arrivo dei due convogli. «Questo strumento – ha sottolineato – ci ha permesso di dimezzare i tempi necessari per passare dall’ideazione alla realizzazione dell’alta velocità, e ci ha consentito di tagliare questo traguardo straordinario nel rispetto dei tempi che ci eravamo dati». Un traguardo centrato grazie al gruppo Fs, al quale il premier ha riconosciuto un «risultato davvero eccezionale», per aver realizzato l’opera ma anche per aver creato un sistema di competenze a 360 gradi, che comprende infrastrutture, treni e sistemi di rilevamento, con Fs e Finmeccanica nelle vesti di capofila. «Mi offro ”ha aggiunto Berlusconi – come ambasciatore per promuovere all’estero questo modello che già altri Paesi ci chiedono. C’è la Libia, dove abbiamo già inaugurato il collegamento tra le principali città del paese, ma ci sono anche altri mercati ai quali ci stiamo proponendo».
Anche in Italia i nuovi interventi in programma dovrebbero generare un volano miliardario per le imprese che operano nel settore. Come ha ricordato l’ad del gruppo Fs, Mauro Moretti: «Grazie alla gara per i 100 treni dell’Alta velocità,e a quella per nuovo materiale rotabile destinato ai trasporti regionali, abbiamo attivato una leva da 3,5 miliardi: è la grande occasione per crescere tutti insieme, grandi e piccole aziende, come sistema produttivo capace di offrire in tutto il mondo pacchetti chiavi in mano ». Sul versante delle infrastrutture, la prossima data è quella del 19 dicembre, quando partiranno i lavori per il nodo di Genova, passaggio preliminare per il terzo valico, e quello di Brescia, sulla direttrice per Venezia: «Il nostro lavoro non finisce oggi. Anzi: nei prossimi anni faremo in modo di dotare il paese di una rete di binari che lo renderà più attrattivo e competitivo ». Un progetto sul quale il gruppo Fs punta a mantenere un ruolo di primo piano, «grazie anche al risanamento dei conti che abbiamo ottenuto in questi anni», ha detto ancora Moretti, ricordando la sforbiciata per un miliardo alla voce dei costi dal 2006 al 2009: «Siamo diventati un’impresa», ha sottolineato l’ad, confermando che il gruppo chiuderà il bilancio 2009 per la seconda volta consecutiva in utile.
A festeggiare i nuovi Frecciarossa, che intanto nei primi undici mesi dell’anno hanno trasportato 11 milioni di passeggeri, un parterre d’eccezione, con ministri, amministratori locali e uomini d’impresa. Presenti tra gli altri anche il commissario europeo all’Indu-stria, Antonio Tajani («La nuova linea dell’Alta velocità non solo unisce il Paese, ma unisce il nostro Paese, all’Europa», ha dichiarato) e il sindaco di Milano, Letizia Moratti: «Oggi l’Italia é più unita: dal nord al sud c’è ora una grande metropolitana che cambierà le nostre abitudini».
Dal profondo nord al profondo sud, alla chiusura della cerimonia il presidente del Consiglio ha annunciato nelle prossime settimane l’inaugurazione dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina: «Un intervento – ha assicurato – che darà lavoro a 60mila persone».