Ketty Areddia, Corriere.it 4/12/2009, 4 dicembre 2009
Lo psichiatra americano Stephen Weissman (autore del libro Chaplin, a life) è convinto che per le storie del vagabondo Charlot, Charlie Chaplin s’ispirò alla triste vita della propria madre Hannah, soubrette senza fortuna che arrotondava facendo la prostituta prima di ammalarsi di sifilide
Lo psichiatra americano Stephen Weissman (autore del libro Chaplin, a life) è convinto che per le storie del vagabondo Charlot, Charlie Chaplin s’ispirò alla triste vita della propria madre Hannah, soubrette senza fortuna che arrotondava facendo la prostituta prima di ammalarsi di sifilide. Secondo le rivelazioni di una delle donne di Chaplin, l’attrice Louise Brooks, questa storia personale turbò per sempre il regista, che non riuscì mai ad avere rapporti sessuali con alcuna delle sue amanti senza prima aver disinfettato le parti intime con la tintura di iodio, per evitare le malattie.