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 2009  dicembre 05 Sabato calendario

Le cifre dell’Acquedotto Pugliese Ho letto sul CorrierEconomia del 30 novembre l’articolo dal titolo «Acquedotto Pugliese: pochi investimenti e un miliardo perso», l’azienda pubblica da me amministrata e rappresentata dal 2007

Le cifre dell’Acquedotto Pugliese Ho letto sul CorrierEconomia del 30 novembre l’articolo dal titolo «Acquedotto Pugliese: pochi investimenti e un miliardo perso», l’azienda pubblica da me amministrata e rappresentata dal 2007. Nell’articolo si fa riferimento ai dati relativi all’Acquedotto inclusi nella ricerca Civicum-Mediobanca del 2006. Da quella edizione non abbiamo più collaborato allo studio perché convinti che la nostra azienda non sia commensurabile con le altre realtà (siamo gli unici tra i soggetti individuati nello studio a dover pagare l’acqua grezza – nel nostro caso alla Basilicata a cui versiamo oltre 21 milioni di euro – e a dover trasportare la risorsa da altre regioni con evidenti maggiori costi di trasporto). Più in particolare, si fa riferimento alle perdite e alle mancate fatturazioni («il 37,7% cola fuori dai tubi, il 12,6% viene captato abusivamente o non fatturato») che, fortunatamente, non corrispondono alla realtà odierna: anche in virtù di investimenti nella rete per 150 milioni di euro, ad oggi le prime si sono ridotte al 35% e le seconde all’11,8%. Possono sembrare miglioramenti non significativi ma data la complessità della struttura (20 mila chilometri di reti idriche, 10 mila chilometri di reti fognarie e 180 depuratori) e dell’età media della stessa (circa il 52% è stata costruita prima del 1970), si tratta di risultati ottenuti con moltissimi sforzi. L’Acquedotto Pugliese sconta storiche inerzie ma in questi ultimi anni ha fatto notevoli passi avanti. Dal 2007 è stato avviato un importante processo di rinnovamento investendo oltre 600 milioni di euro (un impegno notevolmente superiore rispetto al passato) e ottenendo risultati lusinghieri non solo nell’ambito del risanamento della rete ma anche in quello della riorganizzazione aziendale, contando oggi 133 dipendenti diretti in meno rispetto al 2006 (di cui sedici dirigenti). Ivo Monteforte , Bari