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 2009  dicembre 05 Sabato calendario

Era molto importante la capigliatura per i ro­mani. Per tutti, donne e uomini. Per le donne i capelli erano strumento di seduzione

Era molto importante la capigliatura per i ro­mani. Per tutti, donne e uomini. Per le donne i capelli erano strumento di seduzione. Perché fossero lunghi, folti, lucidi bisognava curarli, spazzolarli, adornarli con nastri e perline. Richiedevano molto cura, insomma, e anche molta spesa. Le tinture, alle quali le donne romane ricorrevano abbondantemente, venivano da lontano: dalla Gallia, dalla terra dei Batavi, attuale Olanda, dall’Egitto, dove polverizzando e impastando le foglie di un vegetale si produceva l’henné. Erano care le tinture, ma erano indispensabili quando spuntava il primo, fatidico capello bianco. «Grazie alle erbe germaniche – scrive Ovidio’ la donne fanno sparire ogni canizie». Ma le matrone non si accontentavano di tingersi quando era necessario. Lo facevano continuamente, arrivavano a cambiare colore due volte al giorno, sfibrando i capelli con i ferri caldi per fare i ricci, al punto di rischiare di restare calve. «Te lo dicevo di smettere di tingerti i capelli. Ormai non hai più nulla da colorare – è sempre Ovidio che parla – una volta li avevi lunghi, ti arrivavano ai fianchi, belli e docili al pettine. Eppure a quali torture li hai sottoposti! Per fortuna la Germania manderà capigliature di schiave e tu sari tranquilla grazie al popolo per cui abbiamo celebrato il trionfo». Anche per gli uomini la capigliatura era un problema. I capelli erano associati all’idea di potenza virile, la calvizia alla passività sessuale. Che fare quando cadevano? Il trucco più abituale era il riporto (ahimè, bisogna ammetterlo, anche il grande Cesare vi ricorreva). Oltre ad acconciare i capelli, gli uomini se li tingevano. In età imperiale erano di moda quelli biondi, alla germanica. Commodo arrivava a cospargersi la chioma con polvere d’oro, al punto che si diceva che la sua testa fosse circondata da un’aureola. Anche allora la vanità non era solo donna.