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 2009  dicembre 05 Sabato calendario

PARIGI

Nel linguaggio istituzionale, il «gabinetto» è luogo di riunione ai più alti livelli. Capita però che il presidente della Repubblica francese e il presidente del Fondo Monetario Internazionale si ritrovino casualmente a fare pipì. Appunto in un gabinetto vero e proprio, per l’occasione quello di Pittsburgh, durante il G20 del settembre scorso.

Secondo quanto rivela il settimanale Le Point ( moderato e vicino all’Eliseo), l’«incontro» fra Nicolas Sarkozy e Dominique Strauss-Kahn avrebbe stuzzicato uno scambio di battute al vetriolo, peraltro inusuale in due uomini che si conoscono da molti anni e che si rispettano, al punto che è noto che sia stato Sarkozy a favorire la nomina di DSK al vertice del Fmi. «Per togliersi dai piedi un rivale», sussurrano i maligni.

«Non ne posso più delle storiacce sulla mia vita privata e su presunti dossier e fotografie che circolerebbero sul mio conto. So benissimo che tutto questo parte dall’Eliseo. Allora dì ai tuoi scagnozzi di farla finita o mi rivolgerò alla magistratura». quanto riporta il settimanale. Sarkozy si sarebbe difeso protestando la sua estraneità, ma questo è ovvio. Siccome è escluso che Le Point tenesse un cronista in agguato nei gabinetti di Pittsburgh, dobbiamo immaginare che lo scambio di idee sia stato riferito da fonte sicura e che l’irritazione di Strauss-Kahn verso l’Eliseo abbia qualche fondamento. Con molto anticipo sulla scadenza naturale, il 2012, la politica francese sembra già prepararsi alla madre di tutte le battaglie, quella per l’Eliseo. Proprio Strauss-Kahn sembra l’unica personalità in grado di conquistare la leadership socialista.

Massimo Nava