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 2009  dicembre 04 Venerdì calendario

SCHEDATURA GENETICA A TAPPETO

Per la prima volta al mondo uno Stato sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di creare un database con le informazioni genetiche di tutti i propri cittadini. Succede negli Emirati Arabi Uniti, dove una commissione incaricata dal Governo ha consegnato al ministero degli Interni il risultato di un anno di lavori preparatori.
Se il progetto partirà, dovranno essere dislocati in tutto il territorio uffici e unità mobili per prelevare a tutti i residenti saliva e cellule dalle mucose della bocca. Dai campioni sarà decodificata la parte del genoma chiamata STR loci ( Short tandem report loci) che è unica per ogni essere umano. La stringa di dati con le informazioni genetiche e anagrafiche sarà quindi trasferita a un computer centrale del ministero degli Interni, dove rimarrà a disposizione degli investigatori per risolvere casi criminali o identificare vittime di incidenti, disastri naturali o attentati.
L’intenzione è quella diincludere nella genotipizzazione anche i residenti stranieri (circa l’85% della popolazione), che in genere si fermano negli Emirati solo per alcuni anni, per poi tornare nei paesi di origine. Ma anche quando saranno ripartiti, i loro dati rimarranno memorizzati nel cervellone.
La commissione non ha divulgato informazioni sui costi dell’operazione,ma solo sui tempi di realizzazione. Considerando che la popolazione attuale è di circa cinque milioni di abitanti, che è in forte crescita ed è caratterizzata da un elevato turnover, ipotizzando di effettuare lo screening di un milione di individui all’anno, con tempi di avviamento di uno o due anni, si prevedono dieci anni per arrivare all’obiettivo della genotipizzazione a tappeto.
Il genetista inglese che ha inventato la tecnica di fingerprinting genetico, Alec Jeffrey, ha fatto notare che per un campione di diversi milioni di soggetti vi sono notevoli probabilità di incorrere in errori random nell’associazione dei vari tipi di informazione, che rendono il metodo non infallibile. La procedura andrebbe pertanto utilizzata solo con finalità investigative e non persecutive. La stessa metodologia è già in uso sui detenuti nelle carceri degli Emirati, ma anche dall’FBI e dal British Home’s Office. Nel Regno Unito sono già stati memorizzati i profili di più di 4 milioni di cittadini, di cui solo il 20% ha carichi penali. La prassi inglese è stata stigmatizzata, per ora senza effetti, dalla Corte europea per i diritti umani, per la quale non è etico memorizzare profili genetici di cittadini incensurati.