lettera alla Repubblica del 4/12/2009, 4 dicembre 2009
LETTERE
Ricordate il film Sliding doors? Racconta di due storie parallele con gli stessi protagonisti, ma finali diversi. Sono un medico e pensavo a questo film per un episodio che mi è capitato e che racconto per dimostrare l’imprevedibilità della vita. Un paziente di 81 anni, cardiopatico, viene operato per neoplasia del colon. Il decorso è perfetto. Lunedì ore 8 ricontrollo il paziente. Va bene ma lo trovo a letto. "Vuole andare a casa, come d’accordo"? gli dico. "Non so, veda lei, ma credo di sì", mi risponde. Viste le perplessità, a naso, gli dico "è meglio domani". Vado in sala operatoria e alle 11.30 circa mi comunicano che il paziente ha accusato un forte dolore al petto. Infarto. Terapia immediata. Rapida ripresa. Come sono stati bravi i medici! Se lo avessi dimesso, ecco l’altra possibile scena: alle 11.30 accusa dolore. Infarto, serve assistenza immediata. Troppo tardi. Esito fatale. Ma come è possibile? Era appena uscito dall’ospedale: i medici non avrebbero dovuto dimetterlo. Malasanità, Malachirurgia.
Prof. Francesco Corcione
Dir. Chirurgia Monaldi, Napoli