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 2009  dicembre 03 Giovedì calendario

DOMANDE E RISPOSTE

L’inquinamento nelle città-

Autorità indagate a Milano per inquinamento. Che aria tira, nelle città italiane?
L’aria delle città italiane contiene troppe polveri sottili (Pm10), tanto che all’inizio di quest’anno l’Unione Europea ha avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per gli alti livelli d’inquinamento, in particolare per il superamento – negli anni passati e in alcune aree - dei limiti di concentrazione previsti per il Pm10 e per la mancanza di interventi che cerchino di risanare la situazione.
Che cos’è il Pm10?
Le polveri sottili, dette Pm10 perché hanno un diametro inferiore ai 10 micron, sono una miscela di particelle solide e liquide. Per le loro dimensioni possono rimanere sospese nell’aria per lungo tempo, essere inalate e arrivare nei punti più profondi dei nostri polmoni. Il Pm10 è formato da metalli (Piombo, Cadmio, Zinco, Nichel, Rame), solfati, nitrati, sabbie, ceneri, fibre di amianto, polveri di cemento e di carbone.
Come si producono le polveri sottili?
In gran parte delle città l’inquinamento da polveri sottili e più in generale quello atmosferico è strettamente collegato al traffico dei veicoli (auto, moto, camion, eccetera). Stando ai dati del Registro delle emissioni di Ispra al 2008 (con dati relativi al 2006) a livello nazionale il 63% del monossido di carbonio, il 64% degli ossidi di azoto e il 41% delle polveri sottili derivano dal settore dei trasporti, e in questo caso il contributo principale è del trasporto stradale. La percentuale cresce nelle aree urbane.
L’aria inquinata è un rischio per la salute?
Non vi sono più dubbi sul fatto che l’inquinamento atmosferico (per non parlare di quello acustico) rappresenti un rischio per la salute umana, anche se per molte delle sostanze nocive che compongono la miscela complessa dell’inquinamento atmosferico gli effetti non sono del tutto noti. Si sa di certo, però, che gli idrocarburi volatili (il benzene, ad esempio, che è cancerogeno) e il monossido di carbonio penetrano nei polmoni e raggiungono il cervello e altri organi tramite il sangue.
Quali malattie provoca l’inquinamento?
Provoca effetti sia di tipo acuto, cioè che si manifestano nella popolazione nei giorni in cui la concentrazione degli inquinanti è più elevata (aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie acute, crisi di asma bronchiale, disturbi circolatori e ischemici), sia di tipo cronico, ossia si presentano per effetto di una esposizione di lungo periodo (sintomi respiratori cronici come tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare, bronchite cronica, ecc.).
Può uccidere?
Sì: studi condotti negli Stati Uniti e in Europa hanno evidenziato una associazione fra i livelli di inquinanti atmosferici e il numero giornaliero di morti o di ricoveri in ospedale per cause respiratorie e cardiovascolari.
Cosa provocano in particolare le polveri sottili?
Le particelle di metalli di dimensioni piccolissime raggiungono il sangue e si possono depositare nelle ossa, nei denti e nei reni. Già piccole quantità di piombo hanno effetti sulle facoltà cerebrali dei bambini. Il particolato («Pm») infine provoca effetti anche sul sistema cardiocircolatorio
E’ possibile limitare le polveri in città?
Sì, da un lato guidando meno e meglio, dall’altro risparmiando energia.Si può diminuire il numero dei chilometri percorsi con il «carpool» (più persone nella stessa auto), camminando o andando in bicicletta (il che aiuta a mantenersi in forma), usando i mezzi pubblici. Ma si può anche guidare meglio: accelerare gradualmente, rispettare i limiti di velocità, mantenere l´efficienza dell’auto e dei pneumatici, acquistare automobili meno inquinanti o a metano.
Come si può risparmiare energia?
Usando meno benzina, gas e elettricità (prodotta in gran parte da combustibili fossili), si inquina meno l’aria. Si può ad esempio spegnere la luce lasciando una stanza, usare lampadine a risparmio energetico, spegnere riscaldamento o aria condizionata se non servono, usare il ventilatore e non l’aria condizionata, installare miscelatori di aria sui rubinetti.
Quali sono le città dove si respira peggio?
Al 22 febbraio di quest’anno, ricorda Legambiente nel dossier «Mal’aria di città 2009» divulgato a fine febbraio 2009, sei città italiane avevano già esaurito il bonus di 35 giorni di superamento del limite medio giornaliero di 50 microgrammi/metrocubo previsto dalla legge: Torino e Frosinone in testa (con 41 giorni di superamento), Brescia (38), Sondrio (38) e Alessandria (38) e Milano (35).