Davide Desario, Il Messaggero 03/12/09, 3 dicembre 2009
TELEFONI
Il Comune di Roma ha deciso di dotare i suoi dipendenti solo ed esclusivamente di telefono cellulare e Skype. Nel primo (Risorse umane) e tredicesimo (Telecomunicazione e servizi logistici) dipartimento, 200 fra impiegati e funzionari, le novità sono già operative in via sperimentale. Il nuovo sistema sarà poi adottato da tutti gli uffici comunali. La sperimentazione inizierà mercoledì 9 dicembre e durerà 6 mesi. La principale novità: la sostituzione del telefono interno di ogni dipendente con un cellulare. In questo modo si raggiungono tre risultati: è possibile rispondere alle chiamate anche lontano dalla postazione, si eliminano le centrali telefoniche il cui costo di manutenzione è altissimo, si impedisce ai dipendenti comunali di effettuare telefonate private a carico dell’amministrazione, abilitando il cellulare ad una serie ristretta di numeri. Inoltre, il Comune ha già fatto la gara d’appalto per la sostituzione di oltre 15.000 postazioni informatiche: tutti i nuovi pc saranno collegati all’Adsl e a un telefono Voip, in modo che gli uffici comunicheranno tra loro gratis. Attualmente tra utenze telefoniche e assistenza tecnica il Comune di Roma spende 20 milioni di euro l’anno. Dopo la riforma dei telefoni, si risparmierà circa il 30%, circa 6 milioni di euro.
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ARTICOLO ORIGINALE:
Addio telefoni, gli impiegati del Comune parlano solo con Skype e cellulari -
Addio vecchio telefono che squilla ininterrottamente e spesso a vuoto. Il Comune di Roma ha deciso di mettersi al passo coi tempi e di dotare i suoi dipendenti di telefono cellulare. Ma non solo. Quella decisa dal Campidoglio è una rivoluzione globale della comunicazione dei suoi uffici: arriva l’adsl, le comunicazioni con Skype con auricolare e telecamera e le videoconferenze. In due dipartimenti (primo e tredicesimo) le novità sono già operative in via sperimentale. Il nuovo sistema sarà poi diffuso gradualmente in tutti gli uffici comunali per un totale di 15.000 nuove postazioni.
Il primo ”switch-off”. L’intera operazione è stata presentata dall’assessore al Personale Enrico Cavallari mercoledì nel corso dell’ultima riunione della Giunta capitolina. Da martedì, invece, sono iniziate le prime comunicazione della ”nuova era” in due dipartimenti del Campidoglio sotto la supervisione del direttore Emilio Frezza: il I (Risorse umane) e il XIII (telecomunicazione e servizi logistici) per un totale di 200 impiegati e funzionari. Lo ”switch-off” sul nuovo sistema di comunicazione scatterà mercoledì 9. «La sperimentazione - spiega Cavallari - durerà 6 mesi. Dopo verrà estesa nei successivi 18 mesi a tutti gli uffici per un totale di oltre 15.000 postazioni. Per cambiare una città bisogna anche rinnovare ed efficentare la macchina che la governa».
Addio ”vecchio” telefono. La novità principale riguarda la sostituzione del telefono interno di ogni dipendente con un cellulare. «In questa maniera - sottolinea l’assessore - otteniamo due risultati. Il primo è che il dipendente, anche quando è lontano dalla sua postazione può rispondere alle chiamate. Il secondo è che dismettiamo le centrali telefoniche il cui costo di manutenzione è altissimo». L’assessore non lo dice ma in realtà si otterrà anche un terzo vantaggio: in questa maniera i dipendenti comunali non avranno più la possibilità di effettuare telefonate private a carico dell’amministrazione. Ogni cellulare, infatti, sarà abilitato per le chiamate verso gli altri cellulari dell’amministrazione e a una lista di telefoni esterni. Se il dipendente volesse fare altre chiamate gli saranno addebitate su una sua bolletta personale. «L’impiegato comunque avrà un vantaggio -spiegano al dipartimento - perché avrà un cellulare e le chiamate private gli costeranno comunque poco perché saranno conteggiate con una tariffa molto competitiva: 0,035 euro al minuto contro i 0,13 euro al minuto delle medie di mercato».
Comune 2.0. Oltre alla sostituzione del telefono col cellulare, il Comune ha già fatto la gara d’appalto per la sostituzione di oltre 15.000 postazioni informatiche (i dipendenti comunali sono molti di più ma non tutti, come molti vigili urbani per esempio, hanno una scrivania e una postazione informatica). Tutti i nuovi Pc saranno collegati ad una rete Adsl e a un telefono Voip (L’acronimo VoIP sta per Voice over Internet Protocol ed è la tecnologia per la trasmissione di conversazioni in voce via internet). In poche parole gli uffici tra loro ”parleranno” completamente gratis. Per le comunicazioni (vocali) dalla scrivania si potrà scegliere tra tre diverse modalità: cuffiette e auricolare, telefono senza tastiera (cornetta collegata al pc via usb) oppure in viva voce direttamente dal Pc.
Teleconferenze. «Il nuovo sistema di comunicazione unificata - spiega ancora Cavallari - quando andrà a regime permetterà anche di effettuare le teleconferenze tra i vari uffici evitando di perdere tempo per spostarsi in città e raggiungere il luogo della riunione. Sarà unite anche per gli assessori e i dirigenti che potranno comunicare più velocemente con gli uffici».
Il risparmio. Attualmente tra utenze telefoniche e assistenza tecnica il Comune di Roma spende ben 20 milioni di euro l’anno. Stando alle stime messe a punto dagli uffici dell’assessorato alle risorse umane, una volta che tutti gli uffici saranno stati dotati dei nuovo sistema unificato di telefonia, si risparmierà circa il 30 per cento: sia con il risparmio sulle telefonate che con la dismissione delle manutenzione delle centrali telefoniche (la manutenzione dei computer già viene pagata e resterà la stessa). A conti fatti, dunque, il Comune andrebbe a risparmiare circa 6 milioni di euro. «Oltre al risparmio - conclude Cavallari - raggiungeremo anche un notevole miglioramento del sistema di comunicazioni del Comune».