Varie, 3 dicembre 2009
MENGONI Marco
MENGONI Marco Ronciglione (Viterbo) 25 dicembre 1988. Cantante. Vincitore dell’edizione 2009 di X-Factor, terzo al Festival di Sanremo 2010, nello stesso anni ha vinto il premio come miglior artista europeo agli Mtv Europe Music Awards (primo italiano) • «[...] una voce straordinaria che può andare dagli Ac/Dc a Prince, da Umberto Bindi a Mia Martini [...]» (Andrea Laffranchi, “Corriere della Sera” 3/12/2009) • «[...] ha iniziato a cantare a 16 anni (“Karaoke con la ex e gli amici”), poi sono arrivati matrimoni e feste, le cover band e il gruppo che ancora adesso lo accompagna (“Non ha un nome. Quello lo scegli se vuoi sfondare. Noi ci volevamo solo divertire”) e lo ha spinto a iscriversi al talent dove ha convinto tutti, anche i giudici avversari, con una voce sorprendente. “Sono partito dal soul, poi sono arrivati la dance e il rock. I preferiti? Lucio Battisti che ha cambiato il modo di cantare in Italia, i Beatles che hanno cambiato tutto, Mick Jagger da cui prendo la pazzia” [...]» (Andrea Laffranchi, “Corriere della Sera” 16/2/2010) • «[...] “è riuscito a cantare Man in the mirror una tonalità più alto di Michael Jackson, è uno dei talenti maggiori degli ultimi 10 anni”, giura [...] Francesco Facchinetti [...] “[...] Prima non mi accettavo, ero arrivato a pesare anche 95 chili. Ma niente che fosse legato alla musica, erano solamente i classici problemi di adolescenza che hanno tutti a quell’età. Alla musica non ho mai pensato moltissimo, a parte fare un po’ di pianobar e il cantante alle feste di matrimonio. X Factor mi ha certamente aiutato a uscire dal guscio, come uomo e come artista. [...]”» (Luigi Bolognini, “la Repubblica” 4/12/2009) • «[...] è anche icona di stile e testimonial degli occhiali che ha indossato al festival. Niente male per uno che [...] di occhiali non ha proprio bisogno. [...] “C’ho dieci/decimi ma che c’entra, anche la sciarpa la metto senza avere il mal di gola. E poi questi so’ mica da vista. A volte li metto pure senza vetri [...] Sembro un pagliaccio? Che me frega. E poi fortunatamente la mia pazzia nel look piace. Posso cammina’ a capoccia alta!”» (“La Stampa” 5/3/2010).