Filippo Facci, Libero 1/12/2009, 1 dicembre 2009
Concorso esterno in carriera politica - Dov’è finita la sinistra garantista? L’abolizione del concorso esterno in associazione mafiosa, nel 1996, fu proposta dal diessino Pietro Folena; poi fu ipotizzata dall’ex diessino Giuliano Pisapia - poi passato a Rifondazione comunista - che fece una proposta di legge di un solo articolo «volta a superare l’equivocità giuridica sull’ipotesi definita concorso esterno in associazione mafiosa… una nuova figura di reato non prevista da alcuna norma di legge e in contrasto con il principio di tassatività della norma, che è uno dei cardini dello Stato di diritto», ciò che ha determinato «la contestazione nei confronti di medici responsabili di aver curato persone ritenute partecipi a un’associazione mafiosa, di sacerdoti per aver prestato presenza spirituale alle medesime persone e addirittura a vittime di estorsioni» (Camera, atto n
Concorso esterno in carriera politica - Dov’è finita la sinistra garantista? L’abolizione del concorso esterno in associazione mafiosa, nel 1996, fu proposta dal diessino Pietro Folena; poi fu ipotizzata dall’ex diessino Giuliano Pisapia - poi passato a Rifondazione comunista - che fece una proposta di legge di un solo articolo «volta a superare l’equivocità giuridica sull’ipotesi definita concorso esterno in associazione mafiosa… una nuova figura di reato non prevista da alcuna norma di legge e in contrasto con il principio di tassatività della norma, che è uno dei cardini dello Stato di diritto», ciò che ha determinato «la contestazione nei confronti di medici responsabili di aver curato persone ritenute partecipi a un’associazione mafiosa, di sacerdoti per aver prestato presenza spirituale alle medesime persone e addirittura a vittime di estorsioni» (Camera, atto n.854, 14 giugno 2001). Ecco, dov’è finita questa sinistra contraria al concorso esterno? All’esterno, è finita. Folena, avversario di Veltroni, lasciò i Ds nel 2005. Pisapia, candidato alla poltrona di guardasigilli nel 2007, dovette cedere il posto al fondamentale Mastella. Pisapia, poi a capo della Commissione per la riforma del Codice penale, ripropose l’abrogazione del concorso esterno dopo che ci avevano lavorato anche le commissioni Pagliaro, Grosso e Nordio: niente da fare. Il leitmotiv risuonò e risuonerà: chiunque ne riparli, ora, farà il gioco della mafia.