Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  dicembre 02 Mercoledì calendario

Il marchese romano e un Warhol da 100 milioni di dollari - Uno dei quadri di Andy Warhol dal destino più travagliato, gli «Eight El­vises», già di proprietà del mar­chese romano Annibale Berlin­gieri, sarebbe stato venduto in piena crisi del mercato dell’arte contemporanea, dopo il collasso della Lehman Brothers, a una ci­fra record intorno ai 100 milioni di dollari

Il marchese romano e un Warhol da 100 milioni di dollari - Uno dei quadri di Andy Warhol dal destino più travagliato, gli «Eight El­vises», già di proprietà del mar­chese romano Annibale Berlin­gieri, sarebbe stato venduto in piena crisi del mercato dell’arte contemporanea, dopo il collasso della Lehman Brothers, a una ci­fra record intorno ai 100 milioni di dollari. Record assoluto per Warhol, e prezzo scioccante se si considera che la vendita si sareb­be perfezionata nel 2008, in pie­na crisi del mercato finanziario, a un prezzo che lo colloca al quar­to posto assoluto della top ten delle opere più pagate del mon­do, dopo «Numero 5» di Jackson Pollock (venduto dal magnate dell’industria cinematografica di Hollywood, David Geffen, a 140 milioni), il «Ritratto di Adele Blo­ch- Bauer» di Klimt (135 milioni) e «Ragazzo con la pipa» di Picas­so (104 milioni), ma prima, ad esempio, del «Ritratto del dottor Gachet» di Van Gogh (84,5 milio­ni). La notizia è stata data, «dopo un anno di investigazioni», da Sa­rah Thornton, l’esperta di merca­to dell’arte dell’«Economist», e sta facendo il giro del mondo. Top secret l’acquirente, anche se la Thornton dichiara di «avere una short list di nomi possibili». Forse da cercare so­prattutto tra gli sceic­chi degli emirati. La famiglia Al Thani, del Qatar, ad esempio, è uno dei più attivi col­lezionisti d’arte con­temporanea. Ma tra i maggiori acquirenti di Warhol figurano Gagosian, che nel 2007 spese 200 milio­ni di dollari per 15-20 opere del maestro pop americano, Mr Cohen, che ha acqui­stato una «Marilyn», l’oligarca russo Mikhail Fridman e soprattutto la famiglia Mugrabis, proprietaria del «Ritratto di Jackie Kennedy». L’opera «Eight Elvises» ha una storia affascinante. Il lavoro era originariamente lungo 37 piedi (circa 12 metri), e comprendeva la figura di Elvis Presley dipinta 16 volte. Fu esposta alla Ferus Gal­lery in Los Angeles nel 1963. Do­po la mostra, però, l’opera fu ta­gliata in cinque parti, la più larga e famosa delle quali fu quella dei cosiddetti «Eight Elvises». Que­sta nuova opera passò da una se­rie di venditori, alcuni come Bru­no Bischofberger di Zurigo e fu alla fine venduta a Berlingieri da Gian Enzo Speroni alla fine degli anni Sessanta. Da allora non è mai più stata esposta ed è com­parsa soltanto una volta nel cata­logo ragionato delle opere di Warhol. Da quanto ricostruito dalla Thornton, l’opera incominciò ad esser messa a disposizione per la vendita privata al tempo della Biennale di Venezia del 2007. Ini­zialmente se ne interessò Sotheby’s a New York, poi Philip­pe Segalot, il consulente che ha lavorato anche per il miliardario François Pinault, patron di Palaz­zo Grassi e Punta della Dogana a Venezia. Il prezzo di vendita, di cui dà notizia «L’Economist» e anche «The Independent» che lo ri­prende, si aggirerebbe, come det­to, sui 100 milioni di dollari (at­tualmente sarebbero circa 66 mi­lioni di euro), anche se rumors parlavano di una iniziale richie­sta addirittura di 100 milioni di euro. Se la cifra venisse confer­mata collocherebbe Warhol tra i recordman dell’arte, affiancando artisti come Picasso, Pollock e Klimt. Proprio all’inizio di questo me­se, Warhol aveva superato il pro­prio record personale in asta quando il suo «200 One Dollars Bills» era stato battuto a New York per 43,8 milioni di dollari. Warhol, che tra il 1961 e il 1987 ha realizzato circa 10mila lavori, risulta uno degli artisti più ven­duti e più cari. Anzi al top della bolla speculativa dell’arte con­temporanea, nel 2007, prima del­la crisi, aveva venduto complessi­vamente opere per 428 milioni di dollari, diventando uno degli artisti più scambiati.