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 2009  dicembre 02 Mercoledì calendario

«Danni al turismo» Lite a Tellaro sui nonni in piazza - GENOVA – uno dei due­cento borghi più belli d’Ita­lia, il suo centro storico a pic­co sul mare è stato paragona­to a una nave e la sua piazzet­ta non ha nulla da invidiare a quella di Portofino

«Danni al turismo» Lite a Tellaro sui nonni in piazza - GENOVA – uno dei due­cento borghi più belli d’Ita­lia, il suo centro storico a pic­co sul mare è stato paragona­to a una nave e la sua piazzet­ta non ha nulla da invidiare a quella di Portofino. Proprio sulla piazzetta di Tellaro è scoppiata una stra­na guerra, la guerra dei vec­chietti. I proprietari di una delle belle case di piazza Fi­goli hanno deciso di trasfor­marla in una comunità allog­gio per anziani autosufficien­ti. E in paese è nato un comi­tato che contesta l’arrivo dei vecchietti. In una accesa se­duta del consiglio comunale di Lerici (Tellaro è una frazio­ne) c’è stato chi ha attacca­to: «Nella piazzetta di Capri non ci sono ospizi e a nessu­no verrebbe in mente di aprirne uno». I vecchietti troppo in vista, insomma, fanno male al turismo. Il sin­daco di Lerici Emanuele Fre­sco, (Pd), si imbufalisce: «So­stenere che ospitare persone anziane in piazzetta danneg­gia il marketing territoriale è una cosa che mi fa inor­ridire. Cosa significa? Che gli anziani sono poco decorativi? So­no brutti? Questo è razzismo estetico, non so come altro chiamarlo. Gli an­ziani sono un patri­monio della colletti­vità » . Gli aderenti al co­mitato dicono che cen­to metri più in là, fuori dalla piazzetta, non ci sa­rebbe stato problema. Il sin­daco si irrita ancora di più: «Ah, sì? Vogliamo il ghetto? Vogliamo mettere i confini, di qua i giovani e belli, di là i vecchi e i malati? Mi rifiuto. Salgo sulle barricate. E mi preoccupo anche di essere nello stesso partito di chi so­stiene queste cose». Infatti uno dei promotori del comitato anticasa allog­gio è un consigliere comuna­le del Pd, Silvio Vallero, che tiene le sue posizioni,(«quel­la struttura è inadatta per la piazzetta e noi continuere­mo civilmente a sostener­lo »), ma respinge le accuse del sindaco. «Noi non siamo contro gli anziani – dice ”. Quello che è sbagliato è il po­sto e il modo in cui è stata autorizzata l’apertura di que­sta struttura, senza coinvol­gere il borgo e senza ascolta­re il nostro parere. Se gli an­ziani verranno noi li acco­glieremo con gentilezza e ospitalità. Il sindaco travisa il senso della nostra prote­sta. L’ho detto e lo ripeto: l’ha visto lei un ospizio nella piazzetta di Portofino?». Se Vallero modera i toni fra i contestatori c’è chi è più esplicito: «Ci hanno det­to che verranno anzia­ni autosufficienti – so­stiene una signora – ma sappiamo che in­torno a queste struttu­re finiscono per girare ambulanze, carrozzel­le, non è proprio la vi­sta che ci si aspetta in un luogo di vacanza... e al posto del ristorante che c’era in piazzetta, già sfratta­to, adesso ci sarà la sala men­sa...» . Se il comitato (politica­mente eterogeneo, da destra a sinistra) intende continua­re la protesta c’è chi nel bor­go ha preso le distanze, co­me l’Arci e le associazioni di volontariato. E c’è chi ricor­da che proprio dei grandi vecchi hanno legato il loro I contrari Il no unisce destra e sinistra. «Al posto dei ristoranti la mensa, ambulanze e carrozzelle» nome a Tellaro, da Mario Sol­dati – che scrisse parole d’amore per questa terra – al poeta Attilio Bertolucci. Il figlio di Soldati e la compa­gna Stefania Sandrelli sono tutt’ora frequentatori del borgo. Come andrà a finire? «Per me è già finita – dice il sindaco ”. I privati hanno tutto il diritto di aprire la ca­sa alloggio, anzi il loro pro­getto rientra negli obiettivi del piano regionale. E non c’è nulla che osti dal punto di vista urbanistico. Altro non voglio sentire».