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 2009  dicembre 01 Martedì calendario

«Report», le inchieste e la politica della Rai- «Non c’è un euro in giro per il mondo, na­scosto in conti esteri intestati a Tanzi

«Report», le inchieste e la politica della Rai- «Non c’è un euro in giro per il mondo, na­scosto in conti esteri intestati a Tanzi. Dove sono finiti i soldi? Non so». Così dichiarava, pochi giorni fa, l’ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi. Ma «Re­port », il settimanale di Milena Gabanelli, ha intervistato il capo della scorta di Tanzi che ha smentito il suo ex datore di lavoro: un malloppo di gioielli, pellicce e quadri di valore fu caricato su due furgoni bianchi e portato in Svizzera. E mentre la nuova Parmalat è costretta a risarcire Stefano Tanzi e Fausto Tonna, ex direttore finanziario della società, i poveri investito­ri che hanno visto bruciare tut­ti i loro risparmi restano a boc­ca asciutta (Riatre, domenica, ore 21,30). Milena Gabanelli e i suoi free lance sfornano inchie­ste di grande impatto sociale. Per questo, domenica sera, il neo direttore di Raitre Antonio Di Bella faceva flanella con Lu­ciana Littizzetto e con il circo di «Che tempo che fa». Di Bella ha diretto per tanti anni il Tg3 ma nessuno ricorda inchieste sconvolgenti: solo il teatrino di «Tg3 Linea Notte», uno degli appuntamenti più noiosi della Rai. Per questo, Di Bella è stato nominato alla direzione dei programmi, secondo la logica di Viale Mazzini. Come primo atto ascrivibile alla segreteria di Pierluigi Bersani non c’è ma­le: se il buongiorno... Chissà, forse la Gabanelli ha sempre da­to fastidio alla placida redazio­ne del Tg3 ed è anche possibile che ora qualcuno le faccia paga­re il conto. A proposito del fun­zionamento dei media. Tempo fa «Report» ha mostrato un’inchiesta sulla produzione dei divani, in provincia di For­lì: gli artigiani italiani sono stati sostituiti da imprese cinesi che applicano prezzi dimezzati e insostenibili per chi rispet­ta le regole. Com’è finito il caso? Che la ditta in questione ha incrementato gli spot pubblicitari e il Servizio pubblico ha fatto buon viso a cattivo gioco. And that’s the way it is.