Francesco Piccolo, lཿUnità 30/11/2009, 30 novembre 2009
CORSIVI
Adriano Sofri, in un articolo apparso sabato su La Repubblica, rimprovera il Pd per la mancata adesione alla manifestazione del 5 dicembre. Lo fa in modo appassionato e con argomentazioni condivisibili. Ci sono dei giorni e dei momenti, spiega, in cui si può scendere in piazza tutti insieme.
Ma neanche la lucidità di Sofri riesce a togliere un peso dallo stomaco, che anno dopo anno diventa più insostenibile e che bisogna sopportare per forza perché i medici hanno diagnosticato la guarigione soltanto quando Berlusconi non sarà più in politica. E cioè, che da questa parte, dalla parte degli antiberlusconiani, siamo in tanti, la pensiamo in maniera diversa su tante cose, ma siamo costretti a stare tutti insieme.
Siamo costretti a stare sempre insieme con forcaioli, violenti, reazionari, comici diventati messia, gente che starà bene soltanto quando vedrà tutti in galera, altri che fanno una satira di serie C e altri ancora che mandano mail a tutto il mondo con barzellette su Berlusconi o sull’altezza di Brunetta. Molti di quelli che stanno da questa parte sono diventati, o sono disposti a diventare, peggiori di quelli che sono.
Perché, dicono, è Berlusconi che ci costringe a farlo. Ecco, è esattamente questa conclusione che respingo con tutte le forze: non voglio essere peggiore di quello che sono; perché lo sarei da quindici anni e ancora per qualche anno, suppongo. E si può essere peggiori in modo cosciente, e addirittura volontario, per un giorno o per una settimana, ma non per un Ventennio.