Varie, 30 novembre 2009
Antonello Benigno, 46 anni, sposato con Pinuccia Tinelli, 51 anni, gestiva il bar ”L’invito”. Andando male gli affari, s’era rivolto alla zia Angela Gallina, di anni 62, per un prestito
Antonello Benigno, 46 anni, sposato con Pinuccia Tinelli, 51 anni, gestiva il bar ”L’invito”. Andando male gli affari, s’era rivolto alla zia Angela Gallina, di anni 62, per un prestito. La donna, ipotecando due abitazioni, gli aveva dato 300mila euro con cui ristrutturare il bar. I soldi non erano serviti a nulla, anzi Benigno s’era fatto avanti chiedendo altri 30mila euro e sognando addirittura di partire per Ibiza. Una decina di giorni fa la donna, esasperata dal nipote, andò a trovarlo a casa, si portò una pistola con la matrice cancellata e con quello lo ammazzò all’istante. Quindi uscì in strada e rimase ad aspettare i carabinieri. Interrogata, disse di aver dato tutti quei soldi al nipote perché si sentiva «in debito» nei confronti del di lui padre, Pier Eugenio, ossia suo fratello, trovato morto cinque anni fa con un colpo di pistola alla testa. L’uomo, che era stato un ricco imprenditore, aveva deciso di andare a vivere in strada: quando morì si disse fosse stato ucciso in una lite tra barboni. L’eredità passò allora nelle mani della sorella. Adesso la polizia ha deciso di riprendere a indagare su quella morte. Intorno alle 14 di sabato 28 novembre, in via Sandro Pertini a Motta di Livenza, provincia di Treviso.