Gianni Poglio, Panorama, 3 dicembre 2009, pag. 204, 3 dicembre 2009
ORNELLA VANONI
Ha sofferto tanto di depressione, causata spesso dall’insonnia: "Quando si sta male dentro, non bisogna fare spettacolo, perchè fuori si vede". E’ sola: "Quando le donne lavorano, le relazioni ne soffrono, non c’è niente da fare". Di Strehler, con cui ebbe una storia d’amore, racconta che stare con lui fu una fregatura, "perchè dopo di lui tutti gli uomini mi sono sembrati miseri". Uno dei suoi ultimi uomini ebbe un attacco cardiaco mentre stava con lei. Lo caricò di fretta in un taxi: "Mi tolsi le mutande bianche e le sventolai fuori dal finestrino per far passare la macchina nel traffico". Quando ha incontrato Vasco Rossi è rimasta folgorata dai suoi occhi viola. "Lui è il rock, la vera trasgressione". Di Gianna Nannini: "E’ Giacomo Puccini in chiave rock". Mario Lavezzi, il suo produttore, per scaramanzia esige che lei incida ogni brano sei volte. Anche se la quinta versione è perfetta. E’ dispettosa. Quando é stata invitata da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" ha indossato scarpe viola, anche se lui esige che in studio non entri niente di viola. "Quando gli amici vivono in una villa amo fare la pipì nel prato del loro giardino e non in bagno. Alle azalee fa bene. Una volta sono caduta e sono rientrata in casa tutta sporca di terra".