Sara Ricotta Voza, Lastampa.it 28/11/09 [http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=1535&ID_sezione=243&sezione=], 28 novembre 2009
BIONICI
Il primo uomo bionico è lo statunitense Jesse Jackson, 54 anni, elettricista, originario di Dayton (Tennessee): una scarica da 7400 volt gli staccò le braccia a partire dalle spalle. Su di lui è stata sperimentata una tecnologia in grado di far interagire protesi e cervello, reimpiantando le terminazioni nervose ancora vive delle braccia sui muscoli del petto. Alla fine del trattamento, l’uomo è riuscito a riabbracciare i figli e a pescare. La prima donna bionica è Claudia Mitchell, soldatessa nel corpo dei marines: ha perso il braccio sinistro in un incidente motociclistico: ha evitato la mastectomia, prevista in caso di reimpianto sul petto. Le categorie più a rischio di ”bionicità” sono i soldati e gli sportivi, che hanno più chance di subire mulitazioni. Fra gli sportivi, il sudafricano Oscar Pistorius e il triestino Stefano Lippi, atleti che corrono con gambe in fibra di carbonio. Molti bionici anche in Formula 1: come Alessandro Nannini, fratello della rocker Gianna, che perse un braccio e Alex Zanardi, che perse le gambe in corsa.