Enrico Curro, la Repubblica 28/11/2009, 28 novembre 2009
Berlusconi venderà il Milan? Sull´argomento l´Equipe magazine pubblica oggi una lunga inchiesta, in cui compare un´allarmante cifra: i debiti del club, nel 2008, ammontavano a 257,1 milioni di euro
Berlusconi venderà il Milan? Sull´argomento l´Equipe magazine pubblica oggi una lunga inchiesta, in cui compare un´allarmante cifra: i debiti del club, nel 2008, ammontavano a 257,1 milioni di euro. Oltre a fare i nomi dei candidati acquirenti («un gruppo israelianoamericano della comunicazione, la famiglia reale di Abu Dhabi, Gheddafi attraverso i fondi d´investimento della banca centrale di Libia, della Lybian Investment Authority e della Lybian Foreign Bank, l´immobiliarista Paolo Ligresti»), il giornalista Yoann Riou intervista sul tema Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest, durissima sulle spese fuori controllo del club («certi stipendi sono immorali»), si professa estranea alla politica di austerity, inaugurata con la cessione di Kakà. «Le decisioni e le scelte che riguardano il Milan non mi competono ed è assolutamente giusto così». Tuttavia non si mostra affatto indulgente verso la gestione in perdita del club, di cui Fininvest è proprietaria al 100%. «Il Milan è un pezzo della mia vita, della mia storia. Ciò non toglie che i club calcistici non si possano sottrarre alle regole della corretta gestione e del buon senso. Considero gli stipendi di alcuni calciatori assolutamente immorali. Se il calcio non vuole scoppiare, deve tornare alla ragione e mettere fine a certe follie». Secondo l´inchiesta, è stata «la potentissima holding» a imprimere la svolta economica. «Ha chiuso il 2008 con utili per 242 milioni di euro, ma ne ha abbastanza di tappare i buchi del club, che nel 2008 ha accumulato un deficit di 66,8 milioni e debiti per 257,1 milioni». Tra le indiscrezioni spiccano il dietrofront al troppo costoso acquisto di Cisshoko («in una telefonata Berlusconi in persona chiedeva di trovare un pretesto per fare saltare l´accordo»), e la costante del pallone, negli incontri di Stato: gli sms di Galliani sull´andamento di Real Madrid-Milan, durante la visita a Putin; l´invito di Nazarbaiev, presidente del Kazakhstan, per un´amichevole ad Astana; il numero di telefonino dell´ex allenatore del Chelsea Grant, fornito a Berlusconi dall´allora premier israeliano Olmert. «Perché Grant facesse da intermediario con un grande gruppo americanoisraeliano della comunicazione, che vorrebbe acquistare il Milan? Galliani avrebbe chiamato Michele Briamonte, l´avvocato della Juve, conoscitore degli ambienti economici israeliani, per verificare se l´interesse del gruppo fosse reale. Affare in corso». Nel frattempo si continua con i tagli: l´Equipe rivela che è stata annullata la classica cena di Natale. Quella in cui non si badava alle spese e nemmeno agli invitati: l´anno scorso c´era Noemi Letizia, la minorenne dello scandalo.