il Messaggero 27/11/2009, 27 novembre 2009
CINQUEMILA GRAVIDANZE PER EVITARE IL LICENZIAMENTO
MOSCA - Le conseguenze della crisi e la minaccia reale di licenziamento hanno provocato un fenomeno insolito all’Avtovaz di Togliattigrad, la più grande fabbrica automobilistica russa, dove nel giro di alcuni mesi oltre cinquemila dipendenti sono rimaste incinte e hanno preso il congedo di maternità.
Secondo il quotidiano Niezavisimaia Gazieta, il curioso fenomeno costituisce una «risposta asimmetrica» alla crisi e alla minaccia di licenziamento di massa. A dicembre e febbraio prossimi infatti, nota il giornale, all’Avtovaz - dove dei circa 100 mila dipendenti la metà sono donne - sono attese due nuove ondate di licenziamenti. Negli ultimi mesi, precisa Niezavisimaia Gazieta, ben 5.042 lavoratrici del grande impianto automobilisico si sono messe in maernità.
La legge russa prevede che non possano essere licenziate le donne in gravidanza e quelle che hanno i bambini ancora in età di allattamento. Il periodo di maternità dura di regola due mesi prima e due mesi dopo il parto. Tuttavia il regolamento interno di Avtovaz prevede che le donne possano andare in congedo maternità già a partire dal quarto mese e mezzo di gravidanza.
«Naturalmente, le lavoratrici donne ne hanno approfittato», osserva il giornale moscovita, secondo il quale peraltro la situazione sarebbe vantaggiosa non solo per le lavoratrici donne ma anche per la direzione di Avtovaz, che in questo modo può scaricare sullo stato il pagamento degli assegni di maternità.
Lo scorso settembre le autorità avevano annunciato il licenziamento di 36 mila dipendenti entro il primo dicembre. In seguito alle proteste dei lavoratori però, il numero dei licenziamenti era stato ridotto a 20 mila, in prevalenza lavoratori vicini alla pensione.
Secondo i media russi, la direzione di Avtovaz avrebbe già deciso il licenziamento di 5 mila dipendenti alla data del 14 dicembre prossimo, mentre la seconda fase di licenziamenti sarebbe in programma a partire dal 17 febbraio. Gli esuberi non riguardano solo gli operai ma anche i manager, specialisti, ingegneri, tecnici e personale amministrativo.
Lo scorso 3 novembre il premier russo Vladimir Putin aveva detto che il governo è pronto a sostenere Avtovaz con 54,8 miliardi di rubli - pari a 1,2 miliardi di euro circa. Per la crisi e per il forte calo della domanda la produzione di Avtovaz era stata interrotta per tutto il mese di agosto.
Avtovaz (dove ”vaz” sta per Volzhski Avtomobilni Zavod, Fabbrica automobilistica del Volga) utlizza lo stabilimento fondato dalla Fiat nel 1966 a Togliattigrad, sul Volga, mille chilometri circa a sudest di Mosca. Tra il 1970 e il 2009 la fabbrica ha prodotto più di 25 milioni di automobili, in massima parte il modello Zhigulì, l’auto popolare di massa progettata sulla base della vecchia Fiat 124. Tale auto, che viene ancora prodotta a Togliattigrad, all’estero è commercializzata con il nome Lada.