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 2009  novembre 27 Venerdì calendario

Il colpo dei due imbucati che hanno beffato Obama- Aspirante attrice senza invito alla Casa Bianca WASHINGTON – Probabilmente passeranno alla Storia come i maestri del genere, inarrivabili sovrani dell’imbuco che in una sola sera hanno elevato ad arte

Il colpo dei due imbucati che hanno beffato Obama- Aspirante attrice senza invito alla Casa Bianca WASHINGTON – Probabilmente passeranno alla Storia come i maestri del genere, inarrivabili sovrani dell’imbuco che in una sola sera hanno elevato ad arte. Concettualmente situazionista, empiricamente scapigliata. E a suo modo coraggiosa, visto che adesso sono indagati dall’Fbi e rischiano una denuncia per violazione di proprietà pubblica. Ma volete mettere la soddisfazione? «Onorati – hanno scritto ieri nella loro pagina su Facebook – di esse­re stati alla Casa Bianca per la cena di Stato in onore dell’In­dia con il presidente Obama e la nostra First Lady». Non raccontano frottole, Mi­chaele e Tareq Salahi, coppia di quarantenni della Virginia in corsa per partecipare a un reali­ty show: al party più ambito ed esclusivo della capitale, primo test del potere e dell’influenza nella Washington di Obama, lo­ro c’erano. E neppure insalutati ospiti: annunciati da un mari­ne in alta uniforme, hanno po­sato per fotografi e giornalisti prima di guadagnare il tappeto rosso e mescolarsi agli oltre 300 ospiti, tra i quali Steven Spielberg, Jennifer Hudson e il sindaco di New York Michael Bloomberg. Poi, durante il cocktail che ha preceduto la ce­na, si sono fatti immortalare sorridenti con il sindaco del Di­stretto di Columbia Adrian Fen­ty, la giornalista star della Cbs Katie Couric, il capo dello staff Rahm Emanuel (che lei si osti­nava a chiamare Ron) e dulcis in fundo il vice-presidente Joe Biden, che è sembrato gradire molto la vicinanza della platinata signora. Un piccolo detta­glio: Michaele e Ta­req non erano stati invitati, i loro nomi non erano sulla guest list, non si sono seduti a uno dei tavoli sotto il tendone issato sul Sou­th Lawn. Non era mai successo che l’impene­trabile sistema d’accesso alla Casa Bianca venisse perforato con tanta non­chalance e facilità. I Salahi si sono presentati a uno de­gli ingressi, lei in elegante sari rosso e oro, lui in smo­king d’ordinanza. Ma pur privi del cartoncino color crema con impresso il sigillo presidenzia­le, non hanno avuto problemi a superare i controlli. Poi, inve­ce di sedersi a tavola, hanno la­sciato indisturbati la festa. «Qualcuno non ha seguito le procedure», ha spiegato Edwin Donovan, portavoce del servi­zio segreto, che ha annunciato un’indagine approfondita sul­l’incidente. L’agente speciale Donovan però ha sottolineato che Michaele e Tareq «sono passati attraverso i metal de­tector e tutti i check di sicurez­za esattamente come gli altri». E dunque il presidente, la first lady e le altre autorità sotto pro­tezione «non hanno mai corso pericoli » . L’episodio resta imbarazzan­te per gli angeli custodi della Casa Bianca. Per Michaele e Ta­req, invece, un trionfo. I loro quindici minuti di warholiana memoria, celebrati su tutti i quotidiani, i siti, le televisioni d’America e del mondo. E l’atti­mo fuggente potrebbe durare qualcosa in più, se la storica im­bucata darà loro la spinta defi­nitiva per essere selezionati nel reality show della rete via cavo Bravo , Real Housewives of Dc, al quale ambiscono da tempo. Hanno solo un ostacolo da superare: il rischio di un’incri­minazione. Ma come suggeri­sce Paul Morrison, loro avvoca­to in passate vicende, «sono semplicemente andati a una fe­sta, non hanno fatto nulla di male, sono brave persone». Un applauso di simpatia e un pizzi­co d’invidia se li sono meritati.