Marco Masciaga, Il Sole-24 Ore 27/11/2009;, 27 novembre 2009
IL COMUNE DI NEW DELHI SCOPRE 22MILA DIPENDENTI FANTASMA
Chiunque abbia mai messo piede in un ufficio pubblico indiano sa che l’intera organizzazione del lavoro sembra finalizzata a un unico scopo: impiegare il maggior numero di persone possibile. Indipendentemente da quanto banali siano le mansioni di chi distribuisce tazze di tè, suona campanelli, sposta incartamenti o semplicemente staziona davanti alla porta di un burocrate bussando, all’occorrenza, per annunciare l’arrivo del questuante di turno. Nessuno però avrebbe potuto immaginare che la Municipal corporation of Delhi (Mcd), uno dei tre organismi che amministrano la capitale, avesse portato alle estreme conseguenze la sua battaglia contro la disoccupazione: arrivando a stipendiare 22.853 dipendenti fantasma su un totale di 127.094. La scoperta è stata fatta grazie alla decisione della Mcd di installare, in ognuna delle 12 zone di sua competenza e in ciascuno dei suoi 40 dipartimenti, 2.500 apparecchiature biometriche in grado di identificare in maniera certa tutti i dipendenti a libro paga. O meglio, tutti quelli che oltre a incassare lo stipendio, si prendono anche la briga di passare in ufficio. Il risultato è stato sorprendente: in base all’archivio di impronte digitali costruito a partire dal 1?agosto dello scorso anno è risultato che il 18% degli impiegati non esiste. O se esiste, fa altro. Meno sorprendente invece quanto emerge dall’analisi dipartimento per dipartimento: quello con il maggior numero di dipendenti fittizi, più di un Dilliwallah ci avrebbe giurato, è quello dei servizi ambientali.
Il caso non ha mancato di catturare l’attenzione del sindaco di Delhi Kanwar Sain senza però riuscire a incrinarne la compostezza: «Si rendono necessarie ulteriori indagini per accertare il destino di questi 22.853 impiegati che sembrano incassare uno stipendio dalla nostra municipalità » è stato il suo commento. Eppure, dati alla mano, la scoperta potrebbe consentire al comune di Delhi di risparmiare la non trascurabile cifra di 129 milioni di euro all’anno. Non pochissimi nel bilancio di un’amministrazione cronicamente incapace di fornire i servizi essenziali a una popolazione stimata in 14 milioni di abitanti e sparpagliata su una superficie paragonabile solo a quella Tokyo.
Non solo. L’individuazione degli oltre 22mila dipendenti fantasma ha anche zittito chi, all’epoca dell’installazione delle apparecchiature biometriche, aveva messo in dubbio l’utilità di un investimento da oltre 3 milioni di euro. Al comune sarà sufficiente smettere di pagare i finti dipendenti e in meno di un mese e mezzo avrà recuperato ogni singola rupia investita e iniziato a risparmiare risorse preziose per il resto della popolazione.