Giampiero Martinotti, la Repubblica 26/11/2009, 26 novembre 2009
L´idea frizzante di Parigi dai rubinetti di casa acqua con le bollicine - PARIGI - L´acqua frizzante che sgorga dal rubinetto di casa: sarà forse questa la grande sorpresa del nuovo acquedotto municipale parigino, strappato ai privati dalla giunta di sinistra
L´idea frizzante di Parigi dai rubinetti di casa acqua con le bollicine - PARIGI - L´acqua frizzante che sgorga dal rubinetto di casa: sarà forse questa la grande sorpresa del nuovo acquedotto municipale parigino, strappato ai privati dalla giunta di sinistra. "Eau de Paris", la società di gestione pubblica che dal 1? gennaio prenderà il controllo della rete idrica, vuole fornire un nuovo servizio, destinato a scontentare i giganti delle acque minerali, come Nestlé e Danone, che da anni vedono le loro vendite in calo costante. Parigi come Marienbad e le sue quaranta sorgenti di acqua con gas carbonico? Non esattamente. Ma l´idea è destinata a trovare clienti in una città dominata da una nuova borghesia giovane e sensibile ai temi ecologici: l´acqua minerale in bottiglia è considerata poco compatibile con la difesa dell´ambiente e le bollicine che sgorgano dal rubinetto potrebbero avere successo. «Come le fontane pubbliche in Italia - spiega Le Parisien - la società per le acque di Parigi sistemerà nel parco delle Buttes-Chaumont una "casa dell´acqua" dalla quale sarà possibile servirsi di acqua potabile refrigerata ma anche di acqua minerale gassata». Da noi, infatti, l´idea di bere l´acqua del sindaco, vuoi per ragioni ecologiche che di portafogli, non solo piace ma vive un rilancio. L´acqua naturale è riapparsa nelle mense scolastiche in città come Roma, Firenze, Bologna, Milano. A Perugia come ad Abbiategrasso o Monterotondo e in diversi piccoli centri sono state installate fontanelle di acqua gasata. L´acqua in bottiglia costa di più, contribuisce al riscaldamento globale (basti pensare che l´Italia produce 12,4 miliardi di bottiglie l´anno consumando 655mila tonnellate di petrolio e immettendo nell´aria 910mila tonnellate di CO2) e, quanto a qualità, spesso non ha niente da invidiare a quella in bottiglia: ogni pozzo che garantisce il fabbisogno di un piccolo comune è sottoposto una settantina di controlli l´anno, quelli delle grandi città molti di più. A Venezia lo stesso Cacciari è stato testimonial, l´estate scorsa, di una campagna per promuovere l´acqua del sindaco e l´immagine del rubinetto è stata rilanciata da diverse amministrazioni comunali tanto che le vendite delle bottiglie hanno avuto una frenata (-1,5% nel 2008, quest´anno potrebbe anche andare peggio). Non si conoscono ancora tutti i dettagli dell´offerta francese. Si sa che l´anno prossimo saranno installate delle fontane di acqua potabile nel parco delle Buttes-Chaumont, nel nordest. In pratica, un piccolo hangar con due rubinetti: uno di acqua refrigerata, l´altro di acqua frizzante. La prima sarà gratuita, la seconda costerà venti centesimi al litro. Nel 2011 ci dovrebbe essere un passo in avanti: «Ci piacerebbe proporre l´acqua frizzante negli appartamenti», hanno detto a Le Parisien i responsabili della nuova società. Senza precisarne i costi, né i mezzi tecnici che dovranno essere impiegati: se farsi un rubinetto personale per aggiungere anidride carbonica all´acqua è molto semplice, più complicato sembra far arrivare l´acqua gassata attraverso la rete idrica comune. In ogni caso, l´annunciato arrivo delle bollicine non farà che confermare la reputazione di Parigi come capitale dell´acqua: ci sono ben 953 punti di distribuzione, di cui tre alimentati dalle sorgenti situate nel sottosuolo. La nuova azienda municipale conta di aumentare i punti di distribuzione. La capitale gode di uno statuto particolare per quel che riguarda la rete idrica: il 96,5 per cento dell´acqua introdotta nelle condutture è consumata dagli utilizzatori finali. I colossali lavori del barone Haussmann hanno creato gallerie sotterranee che consentono di accedere a piedi ai 1.800 chilometri di canalizzazioni, un sistema che permette di individuare rapidamente e riparare qualsiasi perdita. I gestori privati, cui Chirac aveva affidato la rete comunale negli anni Ottanta, si vantano «di aver raggiunto i migliori standard mondiali». Adesso toccherà al gestore municipale dimostrare di essere all´altezza. La vera scommessa potrebbe essere la distribuzione di acqua frizzante nei rubinetti di casa.