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 2009  novembre 26 Giovedì calendario

BUONGIORNO AMORE", POI IL CAOS (4

pezzi)-

Ventiquattr’ore di conversazioni tra privati o istituzioni governative, oltre 573 mila messaggi per complessivi 6,4 milioni di parole. E’ la ricostruzione di quello che avvenne su Internet e nelle reti di messaggistica telefonica nel corso della giornata più tragica della storia americana, l’11 settembre 2001. A raccontare quello che gli americani si dissero prima durante e dopo gli attacchi a New York e Washington è il sito WikiLeaks che ha deciso di pubblicare oltre un centinaio di link Internet, rispettando la cronologia temporale di quel giorno.
I primi text, che partono alle 3 di notte dell’11 settembre, sono stati pubblicati alle 3 di notte di ieri mentre l’ultimo delle 2.59.59 del 12 settembre è stato pubblicato alla stessa ora di questa notte. Un modo per rivivere in tutta la sua drammatica intensità il susseguirsi degli eventi che hanno cambiato il corso della storia del mondo. Messaggi, e-mail, estratti di telefonate, sms, si riferiscono a conversazioni provenienti da uffici governativi, come Pentagono, Polizia di New York e Fema (protezione civile americana), da cittadini privati, aziende o da computer di società di brokeraggio che operavano all’interno del World Trade Center. Si tratta di comunicazioni fino ad ora coperte da segreto o comunque inaccessibili al pubblico.
La tensione di quei momenti si avverte già nella pagina introduttiva in cui WikiLeaks presenta alcuni dei messaggi più significativi: «Per favore non lasciate l’edificio: una delle Torri è appena crollata!», o «Possibile esplosione nell’edificio. Mobilitazione a livello 3». A emergere e destare sospetti è che nelle stesse ore in cui le Torri Gemelle di New York e il Pentagono erano in fiamme, sui pager degli uomini del Secret Service rimbalzavano messaggi falsi, fatti ad arte, almeno sembra, per alzare ulteriormente la tensione. Come quello comparso sul cercapersone degli uomini di scorta al presidente George W. Bush: «Un aereo della Korean Airlines è stato dirottato», mentre era in rotta verso San Francisco.
Tra gli altri spiccano i messaggi scambiati dal Secret Service e riguardanti «Twinkle and Turq» (i nomi in codice di Barbara e Jenna Bush, le figlie del presidente): le ragazze «stanno bene e sono al sicuro». Oppure quelli inviati dai responsabili della sicurezza della Bank Of America ai suoi dipendenti («Evacuare tutti le sedi che si trovano in edifici di altezze elevate»).
Il sito non rivela come sia riuscito ad accedere a questo patrimonio di tlc, su cui ci dovrebbe essere una sorta di blindatura. Un algoritmo, forse, più potente di quello che Google usa per il suo motore di ricerche. O semplicemente contatti (in senso di conoscenze) giusti. In ogni caso sull’autenticità dei contenuti non sembrano esserci dubbi.
 anche certo che il traffico telefonico e Internet di quel giorno fu senza precedenti, tale da mandare nel panico sistemi di sicurezza che avrebbero dovuto essere altamente protetti (come appunto quello del Secret Service), consentendo così l’accesso in massa a circuiti riservati. Un’altra ombra che incombe sul giorno più tragico della storia americana.

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8:46 Primo impatto-
"Dicono che c’è un’esplosione"
8:34:59 E’ un martedì come tanti e gli americani iniziano la loro giornata scambiando messaggini. Tom riceve un sms: «Tesoro ti auguro una buona giornata. In gamba e attento. Ti voglio bene, noi tutti te ne vogliamo. Mamma».
8:35:40 Per qualcuno la giornata è già iniziata male: «Non mi sento bene, rimango a casa, se avete bisogno chiamatemi sul pager».
8:36:59 Non mancano le effusioni d’amore: «Volevo solo farti sapere... che ti penso continuamente».
8:39:09 Si pensa alla colazione prima di una giornata di lavoro: «Hey ricordati di prendere qualche ciambella quando vieni in ufficio. Brent».
8:42:46 Sui media rimbalzano notizie dal Medio Oriente: «L’Iraq sostiene di aver abbattuto un aereo spia Usa».
8:44:59 Ma in America sembra tutto tranquillo: «Por favore, papà, chiama a casa per organizzarci, Marisol»
8:46:03 Si fanno progetti per la settimana: «Giovedì è confermato il barbecue. Fammi sapere se hai bisogno di una mano». MG.
8:46:30 Il primo aereo colpisce una delle Torri.
8:47:42 Problemi tecnici si verificano sulle reti di trasmissione. «Il nostro hub di Chicago sta registrando problemi di connessione, non riusciamo a risolvere».
8:47:46 Le prime avvisaglie: «Qualcuno mi sta dicendo che c’è stata un’esplosione al ...». Il messaggio è incompleto.
8:50:25 La tragica realtà: «Un aereo si è schiantato sul Wtc. Bruttissimo».

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9:04 La seconda torre-
"C’è un aereo dentro il Wtc!"
8:50:46 «Anche la Cnn parla di un’esplosione causata da un aereo. Karen».
8:50:50 Ancora non è chiara la causa dell’esplosione: «Una bomba è esplosa nel Wtc, per favore mettiti in contatto con Mike Brady. W.»
8:51:11. Molti sono ancora all’oscuro della tragedia: «Buon giorno, spero tu abbia dormito bene. Ti amo e ti auguro buona giornata. Torno a letto nudo pensando a te».
8:51:37. Arriva la conferma di chi è lì: «Il Wtc è esploso, vediamo le fiamme dalla nostra finestra. Teresa».
08:55:01. Sembra un solo incidente e la giornata va avanti secondo il calendario economico: «Le vendite dei grandi magazzini sono calate dello 0,7% nella prima settimana di settembre».
8:55:18 Cnn: «Il World Trade Center è danneggiato. Aggiornamenti a seguire».
8:55:33: L’allarme dei familiari: «Tesoro, c’è stata un’esplosione al Wtc, stai lontano e chiama. Joe».
08:57:54 Scatta l’allarme negli uffici: «Un aereo si è schiantato sul 2 Wtc, il nostro staff al 5 Wtc sembra illeso, è stato messo al sicuro».
8:59:40 «Mike, un aereo è entrato nell’80° piano del World Trade Center ed è ancora lì dentro. Ho appena visto le foto».
9:00:50 Qualcuno teme per gli altri voli: «Hey non partire per Nashville, rimani qui», Mondora 917-846-7147.
09:04:00 La conferma sul telefonino: «Mi hanno appena messaggiato che c’è stata un’altra esplosione al Wtc, in fiamme la seconda torre».

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9:59 I crolli, il panico, le ipotesi fuori controllo-
"Aiuto! New York è sotto attacco, è la fine, vi voglio bene"
09:04:12 La seconda esplosione mette in allarme il distretto finanziario: il Desk di una società di brokeraggio avverte il quartier generale: «Stiamo cercando di contattare i nostri uomini al Wtc per aver informazioni più precise sull’impatto. Chiediamo assistenza».
9:04:39 L’impatto del secondo aereo fa temere il peggio, la priorità è mettersi in contatto con chi si trova nelle vicinanze: «Un altro aereo si è schiantato sul Wtc, so che sei da quelle parti. Ti prego chiamami appena puoi. Lisa 646 473 3805».
9:10:00 Da questo momento e per le due ore successive i tabulati mostrano una serie di numeri telefonici che ricevono messaggi simili: «Per favore chiamami», «Mettiti in contatto con papà», «Stai lontano dal Wtc», «Aiuto! New York è sotto attacco». «Non ti muovere da dove sei».
9:55:05 Arriva la notizia che conferma la pista degli attacchi terroristici simultanei: «Joe, un altro aeroplano si è schiantato sul Pentagono. Per ora non è stata confermata l’ipotesi della bomba. Tutti i voli di linea sono stati sospesi. Dennis».
9:55:33 La conferma della Cnn: «Un aeroplano ha colpito uno dei lati dell’edificio del Pentagono a Washington DC».
9:55:44 La macchina dei servizi di sicurezza si mette in moto. Sul sito Whitehouse.gov compare questa notizia: «La Casa Bianca è stata evacuata, tutti i voli cancellati».
9:56:59 Il Paese è nel caos: «Ora anche il Pentagono. Ho paura che siamo sotto assedio. la fine. Vi voglio bene», scrive Denis.
09:57:14 I cieli sono paralizzati: «Tutti gli aerei sono stati fatti atterrare, le metropolitane sono ferme», avvertono le autorità dei trasporti.
10:01:30 Si attendono segnali dalle autorità: «Ehi, Bush sta facendo un discorso. La cosa è veramente seria».
10:01:35 Notizie e smentite di altri attacchi rimbalzano dai quattro angoli del Paese quando a New York avviene l’imprevedibile: «Oh mio Dio, la Torre Sud sta crollando completamente».
10:01:59 A Ground Zero è il delirio. Julie: «Non si vede nulla, ci sono morti e feriti, è terribile, dicono che si tratti di terrorismo».
10:02:01 Le agenzie battono il nuovo bollettino di guerra: «Un altro aeroplano diretto verso Pittsburgh è stato dirottato, non ci sono notizie più precise».
10:03:45 Le autorità fanno il punto via mail: gli accessi a New York City sono stati bloccati, tunnel e ponti sono chiusi al traffico, le metropolitane sono ferme. Scambi sospesi a Wall Street.
10:04:54 La sindrome dell’attacco crea panico ovunque: «Chiamatemi, sono bloccata nel mio ufficio, stanno bombardando anche il NYSE. Provo a scappare, sono con Hari, pregate per me», è la disperata richiesta di aiuto di Mary, dipendente della Borsa.
10:08:34. Dopo il collasso della prima torre i vigili del fuoco danno ordini via Internet: «In 15 minuti dovete evacuare tutta l’area». Molti non ricevono il messaggio perché le reti sono bloccate.
10:21:56 Si teme il peggio. «Ci stanno attaccando con gli aerei, questa è una guerra».
10:22:13 Iniziano ad arrivare le prime informazioni sugli aerei dirottati: «Uno dei velivoli è il volo Amr 11 con 250 passeggeri», scrive Brooks.
10:22:18 Il panico contagia tutto il Paese: «Abbiamo avuto un’esplosione a Capitol Hill e al dipartimento di Stato» compare su un messaggio mail di Datacast.
10:26:06 Le autorità confermano: «Stiamo evacuando tutti gli edifici federali e le Nazioni Unite».
10:27:51 C’è chi pensa a un lungo assedio: «Venite tutti da me, ho acqua a sufficienza in frigo, Rachel sta prendendo bevande, patate, panini. C’è chi azzarda già le prime ipotesi : sarei sorpreso se non si trattasse di arabi».
10:28:10 Tentare la fuga gettandosi nel vuoto è l’unica soluzione: «Sta crollando anche l’altra torre. E’ la fine».
15:24:41 E Bush dall’Air Force One prepara la sua risposta all’attacco all’America: «I militari sono in stato di massima allerta, siamo pronti».