Marco Zatterin, La stampa 26/11/2009, 26 novembre 2009
Una su cinque subisce violenza- Ieri era la giornata contro la violenza sulle donne. Che dimensione ha il fenomeno? Secondo l’Onu, una donna su cinque al mondo è vittima di una violenza o di un tentativo di violenza nel corso della sua vita
Una su cinque subisce violenza- Ieri era la giornata contro la violenza sulle donne. Che dimensione ha il fenomeno? Secondo l’Onu, una donna su cinque al mondo è vittima di una violenza o di un tentativo di violenza nel corso della sua vita. Non a caso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito gli stupri «una vera emergenza su scala mondiale», e il Parlamento Ue vota stamane una risoluzione in cui chiede pene più dure per i colpevoli. Un recente studio effettuato in Svizzera su un campione di ragazze di 14-15 anni ha rivelato che il 20% delle giovani aveva subito almeno un abuso. L’Organizzazione mondiale per la Sanità calcola che la soglia è del 10-12% in paesi come Perù e Tanzania. In Canada sono l11%. Com’è la situazione italiana? Secondo l’Istat, oltre la metà delle donne tra i 14 e i 59 anni ha subito almeno una molestia sessuale, un ricatto sessuale sul lavoro, oppure una violenza (tentata o consumata), nel corso della sua vita. Il numero preciso è il 55,4%. Vuol dire che succede ogni giorno a un passo da dove siamo. Il problema è che solo il 4% delle donne sporge denuncia. Quali sono i Paesi con il maggior numero di violenze? A San Paolo del Brasile ogni quindici secondi una donna viene aggredita. In Ecuador il 37% delle minorenni violentate è vittima dei propri insegnanti. Ma il fenomeno non ha confini: Né geografici, né etici: sempre secondo le terribili statistiche Onu, una madre su quattro ha subito un abuso fisico o sessuale durante la gravidanza. Nella metà dei casi di violenza le donne sono colpite dai partner con calci all’addome. Soltanto nel 2002 il numero delle ragazze con età inferiore ai 18 anni ad aver subito una qualche usurpazione supera i 150 milioni. Quali sono i dati europei? Difficile dirlo, i numeri non sono mai precisi. Nel nostro continente la violenza rappresenta la principale causa di morte o invalidità delle donne di età compresa fra i 16 e i 44 anni. Secondo uno studio assemblato da Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento europeo, si muore di abusi più che di cancro o di incidenti stradali. La stessa fonte afferma che ogni giorno una donna su cinque è vittima di violenza e che il 95% di questi atti ha lungo nell’ambito domestico o familiare. un costo sociale pesante? Gli stati membri dell’Ue spendono ogni anni 33 miliardi di euro per intervenire sulle vittime di abusi casalinghi. «La violenza contro la donna impoverisce gli individui, le famiglie e le comunità - affermano le Nazioni Unite - e in questo modo riducono sensibilmente le possibilità di sviluppo di ogni nazione». Quali sono le conseguenze? Nella metà delle segnalazioni viene diagnosticata una perdita di fiducia e autostima. Il 41% delle vittime denuncia disturbi del sonno. Oltre una su tre soffre di ansia e depressione. Il 16,6% riscontra una maggiore difficoltà ad instaurare relazioni. soltanto una questione sessuale, o ci sono altri elementi in gioco? Negli Usa un terzo delle donne assassinate è ucciso dal proprio partner e in Sud Africa si registra un omicidio in casa ogni sei ore. Senza dimenticare che l’80% del traffico di esseri umani ha come protagonista donne o ragazze. E che almeno 60 milioni di giovani diventano ogni anno spose bambine, dunque vengono affidate a un marito prima della maggiore età. Come viene percepita la violenza domestica? Secondo il rapporto Angelilli, che non cita le fonti, il 44 per cento delle vittime ritiene che si tratti di «qualcosa di sbagliato, ma non un reato», cosa che viene denunciata appena nel 18,2 per cento dei casi. Per il 36 per cento è «solo qualcosa che è accaduto». In Italia lo stalking è reato da febbraio. Con quali effetti? Le persone denunciate sono state 4.124 (in media 17 al giorno) e 723 quelle arrestate, assicura il governo. In un caso su cinque, la vittima è un uomo. la Lombardia è in testa per denunce (539) ed arresti (129), la regione più virtuosa è la Valle d’Aosta con 10 denunce e nessun arresto. Ed è pronto il primo Piano nazionale antiviolenza e antistalking del governo: 20 milioni nel 2010 per formare gli operatori, per la prevenzione, per il sostegno dei centri antiviolenza, per le misure assistenziali alle vittime. Che cosa propone il Parlamento europeo per difendere le donne? Nella risoluzione che sarà votata oggi, l’assemblea chiederà misure molto più severe per combattere la piaga della violenza, e invita gli stati membri a garantire l’assistenza a tutte le vittime, indipendentemente dalla loro nazionalità. L’appello vale in particolar modo per la tutela legale, un aspetto fondamentale per garantire e ristabilire la dignità femminile. Infine si propone che i precedenti di violenza di genere abbiano un posto alto nei casellari giudiziari.