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 2009  novembre 26 Giovedì calendario

INTESA SUL GREGGIO, ALL’IRAN 6,5 MILIARDI DI DOLLARI «CINESI»

La Sinopec, il gigante petrolifero cinese, ha firmato un accordo preliminare per il finanziamento di sette nuove raffinerie in Iran per un importo di 6,5 miliardi di dollari. L’intesa fornirà all’Iran, quinto maggior esportatore di greggio al mondo, i capitali necessari per sviluppare il suo settore di raffinazione, oggi sotto sanzioni americane ma non dell’Onu.
I sempre più stretti rapporti energetici tra Teheran e Pechino hanno già fatto irritare Washington e i suoi alleati occidentali, che stanno tentando di fare pressione sull’Iran in questo settore strategico per fermare il controverso dossier nucleare sospettato di avere scopi militari.
Sembra che la Sinopec importerà 160mila barili al giorno di greggio iraniano in cambio del finanziamento di sette progetti di nuove raffinerie. Un primo passo per bilanciare il deficit di capacità produttiva visto che l’Iran oggi importa il 40% del suo fabbisogno di benzina dall’estero. Le società occidentali sono sempre più caute nell’investire in Iran a causa delle tensioni sul dossier nucleare ma ogni volta che una società europea lascia un vuoto arriva subito una società asiatica. Non a caso la Cina è il secondo acquirente di petrolio iraniano e la Sinopec nel 2007 ha firmato un accordo di due miliardi di dollari per lo sviluppo del giacimento di Yadavaran.
Senza contare che l’economia iraniana sta soffrendo per i faraonici piani di spesa decisi quando il petrolio era, nel luglio 2008, a 147 dollari mentre oggi è a 76,50. Inoltre i sussidi per l’acquisto di benzina,elettricità e cibo costano 100 miliardi di dollari all’anno, il 30% del Pil, secondo stime del BEDigest, società di consulenza francese. Una situazione potenzialmente esplosiva se le proteste per il carovita dovessero unirsi a quelle politiche dei riformisti.
Anche la Saipem Triune, con sede a New Delhi, ha ottenuto la scorsa settimana l’autorizzazione a sviluppare il giacimento di Forouzan (100 chilometri a sud-ovest di Kharg, l’isola nel Golfo Persico), condiviso con il giacimento petrolifero di Marjan dell’Arabia Saudita. La Saipem Triune Ltd è una jointventure tra il gruppo indiano Triune e la Saipem.