DARIO BRAGAGLIA, La Stampa 26/11/2009, 26 novembre 2009
In Franciacorta il matrimonio tra arte e vigneti - Un viaggio in Franciacorta non può che partire da Erbusco, nel cuore della zona di produzione di un vino spumante fra i più famosi d’Italia e sede di alcune delle cantine più prestigiose
In Franciacorta il matrimonio tra arte e vigneti - Un viaggio in Franciacorta non può che partire da Erbusco, nel cuore della zona di produzione di un vino spumante fra i più famosi d’Italia e sede di alcune delle cantine più prestigiose. Il centro storico è in alto, su un colle, e Villa Lechi, costruita fra il XVI e il XVII secolo in stile palladiano, è il luogo più scenografico da dove si domina la pianura sul versante del Monte Orfano. Un piccolo territorio, quello della Franciacorta, che in pochi decenni è riuscito a trasformare la sua vocazione enologica: dai vini rossi fermi prodotti da tempo immemorabile sulle colline ad ovest di Brescia, fra il Lago d’Iseo e il fiume Oglio, al vino rifermentato in bottiglia: le classiche «bollicine», termine che da queste parti piace più che spumante. Meglio ancora parlare semplicemente di Franciacorta. Un vino che può contare solo su mezzo secolo di tradizione, dai primi esperimenti di spumantizzazione condotti a inizio Anni 60 da Guido Berlucchi e da Franco Ziliani, allora giovane e promettente enologo. Poi, via via, si sono aggiunte altre aziende che hanno portato il Franciacorta nel gotha dell’enologia italiana. Due nomi per tutti: Ca’ del Bosco e Bellavista. Se ne potrebbero aggiungere molti altri (i produttori sono 97 per un totale di oltre 9 milioni e mezzo di bottiglie commercializzate ogni anno), in una zona dove la qualità è mediamente piuttosto alta. E dove accanto alle pochissime aziende con una produzione di oltre un milione di bottiglie si trovano molte cantine di medie e piccole dimensioni. Enzo Balzarini della cantina Enrico Gatti, 120 mila bottiglie annue, è soddisfatto per il ritorno ai tre bicchieri nella Guida dei vini del Gambero Rosso del suo Satèn: «possono esserci pareri contrastanti, ma per quel che ci riguarda il 2009 sarà ricordato come un’annata che si avvicina all’eccellenza». La parola d’ordine della vendemmia di quest’anno è stata la riduzione della produzione di uve per ettaro. Si è passati dai 100 quintali consentiti dal disciplinare ai 95 previsti dalla variante approvata dai soci del Consorzio di tutela, presieduto da Maurizio Zanella. Prima di lasciare Erbusco (dove all’Albereta celebra i suoi riti gastronomici Gualtiero Marchesi) si deve salire fino alla pieve di Santa Maria con l’abside che conserva un affresco dell’Annunciazione attribuito alla scuola di Gentile da Fabriano. Un incontro, quello fra arte e vigneti, che si declina anche nei linguaggi contemporanei del monumentale Cancello solare di Arnaldo Pomodoro, all’ingresso della tenuta Ca’ del Bosco. A Rovato piazza Cavour è il luogo dove un tempo si svolgeva la secolare fiera del bestiame e che oggi ospita il popolare mercato del lunedì. In fondo alla piazza, la Macelleria Guarneri è uno storico indirizzo dove si acquistano pregiatissimi tagli bovini, perfetti per preparare il manzo all’olio, il piatto più famoso di Rovato. Proseguendo verso est, fra paesaggi che alternano colline e pianure, si incontra l’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano. Fondata nel 1090, ha un aspetto rinascimentale, con tre bei chiostri e gli affreschi del Romanino nel refettorio. A pochi chilometri di distanza, Gussago è sede di ottime distillerie e capitale dello spiedo bresciano, piatto a base di uccelletti cotti sulla brace e insaporiti dalla salvia, simbolo della gastronomia della zona. Spingendoci un po’ più a nord, verso Monticelli Brusati, i vigneti si addossano alle colline che poi salgono a far da spartiacque fra il vicino Lago d’Iseo e la Val Trompia. I versanti dove vengono coltivate le uve chardonnay, pinot nero e pinot bianco, tipiche della Franciacorta, hanno pendenze più marcate. Come attorno all’azienda Villa che ha sede in un vecchio borgo del XIV secolo, restaurato per iniziativa dell’imprenditore Alessandro Bianchi. Oggi qui trovano posto un fascinoso agriturismo, un ristorante e le quattro cantine. Il corpo centrale della più antica risale al ’500, l’ultimo ampliamento, completamente interrato, è del 2003. Passeggiando fra le antiche volte a botte, Paolo Pizziol, che oggi conduce l’azienda assieme alla moglie Roberta Bianchi, racconta la decisione di millesimare tutta la produzione di bollicine: «Non siamo in molti in Franciacorta ad aver scelto questa strada, ma è un modo per bloccare nel tempo gli attimi fuggenti di ogni annata». GLI INDIRIZZI BELLAVISTA, VIA BELLAVISTA, 5 ERBUSCO, TEL. 030 7762000; WWW.BELLAVISTAWINE.IT CA’ DEL BOSCO, VIA ALBANO ZANELLA, 13 ERBUSCO, TEL. 030 7766111; WWW.CADELBOSCO.IT ENRICO GATTI, VIA METELLI, 9 ERBUSCO, TEL. 030 7267999; WWW.ENRICOGATTI.IT VILLA CRESPIA, VIA VALLI, 11 ADRO, TEL. 030 7451051; WWW.FRATELLIMURATORI.COM VILLA FRANCIACORTA, FRAZ. VILLA, MONTICELLI BRUSATI, TEL. 030 652329; WWW.VILLAFRANCIACORTA.IT