Arturo Zampaglione, la Repubblica 24/11/2009, 24 novembre 2009
Gli americani sono tornati a comprare casa- Sicuramente Banca Generali intende proseguire nella sua politica di pay out elevato, perché non ha bisogno di questi soldi e intende continuare a dare soddisfazione ai suoi azionisti NEW YORK - Dopo la semiparalisi dei mesi scorsi, a ottobre gli americani hanno ricominciato a comprare case a un ritmo sostenuto, avvalorando così la sensazione che il mercato immobiliare si stia normalizzando e che la "ripresina" economica continui a prendere piede, grazie anche all´azione della Casa Bianca
Gli americani sono tornati a comprare casa- Sicuramente Banca Generali intende proseguire nella sua politica di pay out elevato, perché non ha bisogno di questi soldi e intende continuare a dare soddisfazione ai suoi azionisti NEW YORK - Dopo la semiparalisi dei mesi scorsi, a ottobre gli americani hanno ricominciato a comprare case a un ritmo sostenuto, avvalorando così la sensazione che il mercato immobiliare si stia normalizzando e che la "ripresina" economica continui a prendere piede, grazie anche all´azione della Casa Bianca. Secondo i dati resi noti ieri dalla National association of realtors, l´associazione degli agenti immobiliari, le vendite di case già esistenti, cioè escludendo quelle di nuova costruzione, sono cresciute il mese scorso del 10,1%, raggiungendo il livello di 6,1 milioni su base annua. Certo si è ancora lontani dall´apice della febbre del mattone: rispetto all´autunno 2005 gli scambi sono ancora del 16% più bassi. Eppure il dato del mese scorso rappresenta un incremento del 37% rispetto al mese di gennaio 2009, il più nero di questa fase travagliata dell´economia degli Stati Uniti. L´accelerazione del mercato è legata soprattutto a due fattori. Innanzitutto agli incentivi fiscali del governo pari a 8mila dollari per l´acquisto della prima casa: la misura, che doveva scadere a fine novembre, ha avuto così tanto successo che il Congresso ha deciso di prorogarla fino ad aprile 2010. Il secondo elemento trainante è stato il calo dei prezzi immobiliari, scesi a ottobre del 7% rispetto allo stesso mese dell´anno scorso. Gli esperti ritengono che la flessione continuerà almeno fino al primo trimestre del 2010, ma intanto sta alimentando un nuovo dinamismo del settore che è un segno incoraggiante non solo perché la buona salute dell´immobiliare è una condizione indispensabile per voltare pagina, ma anche perché si lega ad altri dati economici. Sempre ieri, ad esempio, si è saputo che nel terzo trimestre sono diminuiti i tassi di morosità sui pagamenti delle carte di credito.