Jenner Meletti, la Repubblica 24/11/2009, 24 novembre 2009
L´assessore che risolve solo le Piccole cose - Dice di non essere invidioso degli altri assessori
L´assessore che risolve solo le Piccole cose - Dice di non essere invidioso degli altri assessori. Il collega Simone Garziera ha i lavori pubblici, l´urbanistica, l´agricoltura, l´ambiente… Il collega Gianluca Caserio si occupa di cultura, sport, scuola, ecologia, trasporti… Lui, Nicola Moscato, anni 33, professione artigiano giardiniere, è «Assessore alle Piccole Cose». «All´inizio - ammette - ci sono rimasto male. Quando il sindaco mi ha consegnato questo assessorato, con un nome che può anche fare ridere, ho pensato: allora conto davvero poco. Poi ho scoperto una cosa importante: in un Comune che ha pochi soldi, si riescono a fare solo le piccole cose. Altra osservazione: le piccole cose riguardano ogni branca del Comune. Conclusione: mi sono accorto di essere, forse, l´assessore più importante». Sali sulle prime colline del «più grande anfiteatro morenico d´Europa», all´imbocco della Valle d´Aosta, e scopri che ci sono paesi dove si fa politica in modo nuovo copiando semplicemente la politica di un tempo: chi amministra, non solo a parole, si mette al servizio del cittadino. Qui a Chiaverano puoi chiamare l´assessore alle nove della sera se si fulmina la lampadina del lampione, e se non hai tempo di andare in Comune quando il sindaco riceve puoi chiamare il primo cittadino a casa tua: la mattina presto o dopo cena. Il sindaco, Maurizio Fiorentini, 51 anni, informatico, quasi si scusa. «Nessuno di noi, prima di giugno, quando siamo stati eletti, aveva fatto politica. Eravamo e siamo ancora inesperti. Ci sono settori con deleghe precise: l´urbanistica, la cultura, la scuola… Nomini l´assessore e sei a posto. Ma in paese c´era bisogno di una figura nuova: una persona che fosse sempre a disposizione dei cittadini. Chi arriva qui o telefona per segnalare un guasto o un problema, vuole avere risposte, e non è che ogni volta puoi riunire la giunta o il Consiglio comunale. E´ per questo che ho inventato l´assessorato alle Piccole cose e l´ho affidato a una persona, il Moscato, che sa cosa vuol dire lavorare. Anch´io, del resto, cerco il contatto diretto con i cittadini. Riesco a riceverli in Comune solo il mercoledì e il sabato, perché con uno stipendio di 700 euro netti al mese non posso certo abbandonare la mia professione. Ma chi non può venire nei giorni giusti può chiamarmi a casa sua. E io ci vado, al mattino prima delle 8 o la sera dopo le 21. Un caffè e si comincia a parlare. Una lite fra vicini, la richiesta di pagare a rate la tassa sul pattume perché gli affari vanno male… Gli inviti a domicilio non mancano: il numero del mio cellulare è sul sito del Comune». Lo stipendio dell´assessore Nicola Moscato è di 160 euro (netti) al mese. «E non ho - dice - un momento libero. La segretaria comunale dà il mio numero a tutti. C´è anche chi arriva in municipio e compila un modulo semplicissimo, con la «richiesta di intervento». Ecco, guardi qui. In vicolo Buffo c´è un tratto di scala senza protezione. Manca una luce in via della Vittoria. La signora G. mi dice che il suo terreno è stato rovinato dai cinghiali…». Non conosce il suo «collega» televisivo, l´assessore romagnolo alle Varie ed Eventuali Palmiro Cangini. «Qui, con le varie ed eventuali che capitano ogni giorno, c´è poco da ridere. Abbiamo fatto anche cose importanti. Abbiamo ripulito il rio della Serra, pieno di rovi e infestanti. Abbiamo messo a posto il cimitero. Su tre lati è circondato dal bosco, e le piante entravano dentro, mettendo in pericolo i muri di recinzione e anche i tombini. Una cosa l´ho capita, in questi primi mesi: non esistono problemi piccoli. Se manca la ghiaia sul vialetto del cimitero, se un sacco di pattume è lasciato su un prato, per chi va a trovare i suoi cari o per chi abita accanto al prato quello è "il problema", e va risolto». Adesso bisogna ripulire un campeggio abbandonato da cinque anni, portando in discarica roulotte e camper ormai marciti. C´è da sistemare il campo da calcio, trovare una sala per i ragazzi del paese, dare retta agli anziani che avrebbero bisogno di un salone dove giocare a carte e bere un caffè… «Mi sto dando da fare con la raccolta differenziata. Siamo già al 71% ma si deve migliorare. C´è ancora chi mette la plastica nella campana del vetro». Quarto - e ultimo - assessore, nella giunta di Chiaverano, è Maurizio Tentarelli, 38 anni, con delega «alle Persone». «Avendo già lo stipendio da operaio - dice - al Comune costo 80 euro al mese. Adesso sono in cassa integrazione, così ho tutto il tempo di aiutare l´assessore alle Piccole cose». Duemiladuecento abitanti in tutto, ma sembra che nessuno possa fare a meno del Comune. «Non c´è un minuto libero e non ci possiamo nemmeno lamentare: non ce l´ha ordinato il medico, di presentarci alle elezioni».