Pierluigi Ascani, la Repubblica 24/11/2009, 24 novembre 2009
E a pranzo tutti a casa i pasti ai tempi della crisi - Fare la spesa ai tempi della crisi? Rispetto al 2008 quest´anno è stata più dura
E a pranzo tutti a casa i pasti ai tempi della crisi - Fare la spesa ai tempi della crisi? Rispetto al 2008 quest´anno è stata più dura. Il 22,8% degli intervistati ha avuto "molto spesso" o "abbastanza spesso" nel corso degli ultimi dodici mesi problemi nel fare la spesa riconducibili a motivi di carattere economico. Si tratta di una percentuale superiore di quindici punti rispetto alla medesima tendenza rilevata un anno fa. il primo elemento che emerge dal sondaggio Format per Salute-La Repubblica che sarà presentato al convegno di giovedì prossimo (si veda l´articolo accanto, ndr). Molti altri i dati emersi dall´indagine. Sette italiani su dieci tengono conto del prezzo quando scelgono i prodotti alimentari: la crisi economica sembra incidere più sui giovanissimi, sui giovani e sulle famiglie che sulle persone con un´età superiore ai 55 anni. Fanno la spesa tutte le settimane il 61,7% degli italiani. Il costo medio settimanale si aggira intorno agli ottanta euro. Spendono di più per fare la spesa gli uomini rispetto alle donne, e le persone tra i 25 e i 54 anni, ovvero la fascia di età con maggiore concentrazione di famiglie. Dove si fa la spesa - Stanno cambiando anche i punti vendita dove si va a fare la spesa: diminuisce l´utilizzo sia dei negozi della distribuzione tradizionale (-61,7%), sia dei mercati rionali (-9,1%); aumenta invece il ricorso ai discount (+52,3%) e ai supermercati (+45,5%). In ogni caso l´84,3% degli italiani intervistati utilizza più di un punto di vendita. Come si fa la spesa - In fase di acquisto di un prodotto alimentare in prevalenza gli italiani tendono ad evitare cibi "contaminati" (85,0%) o transgenici (73,4%). Nella scelta del prodotto vengono guidati dal prezzo (76,4%), ma anche dall´abitudine (67,7%), da ragioni dettate dallo stato di salute (67,4%), e dalle tradizioni familiari (66,1%). Mentre i giovanissimi e i giovani si sono rivelati assai poco preoccupati di evitare cibi transgenici, le ragioni di salute vengono considerate in fase di acquisto in prevalenza dalle persone più avanti negli anni (over 55) che vivono nelle grandi aree metropolitane del Paese. Le persone d´età compresa tra i 35 e i 44 anni preferiscono sperimentare di più, mentre i più giovani tendono ad adattarsi, forse ad appiattirsi, sul modo più tradizionale di fare la spesa. In sostanza le contromisure adottate dagli italiani per fronteggiare la crisi al momento di fare la spesa sono state in prevalenza due: acquistare la stessa quantità di prodotti, ma in punti vendita meno costosi (ad esempio nei discount, come il 38,7% del campione); oppure comprare gli stessi prodotti negli stessi punti vendita ma in quantità inferiori (27,3%). I prodotti acquistati - Rispetto a dodici mesi fa, aumenta il consumo di riso (+12,3%), pasta (+8,0) e olio d´oliva (+6,8); mentre diminuisce ancora e in modo assai significativo il consumo di alimenti arricchiti (-44,8), dolcificanti alternativi (-26,4), latte (-26,3), vino (-25,8), alimenti sostitutivi (-21,5), alimenti funzionali (-21,1), merendine e snack (-20,6). Il consumo dei pasti - Cambia anche il modo di sedersi a tavola degli italiani: rispetto al 2008 il 39,9% degli intervistati ha modificato il proprio modo di fare colazione, il 32,5% di pranzare, il 30,4% di cenare. Il 17,3% faceva abitualmente colazione fuori casa, mentre ora preferisce prendere il caffè nella propria cucina. Il 4,5% un anno fa pranzava fuori casa, mentre oggi pranza a casa "per risparmiare". Tra quanti nel 2008 a pranzo mangiavano sempre fuori, oggi il 7,5% preferisce pranzare al lavoro portandosi qualcosa da casa. Per quanto riguarda la cena, il 22,7% ha ridotto gli alimenti consumati; poco più del 20% va fuori a cena almeno una volta alla settimana; mentre il 40% cena fuori casa almeno una volta al mese. Poco meno del 40% degli intervistati, invece, non va mai o quasi mai a cena fuori casa. E il 53,1%, ci va "meno" o "molto meno" rispetto a un anno fa.