Sergio Bocconi, Corriere della Sera 21/11/2009, 21 novembre 2009
MILANO
«Venti anni fa le nostre linee guida sulla valutazione economica erano dirette agli addetti ai lavori. Oggi c’è un altro destinatario importante: la Giustizia, i magistrati e i consulenti per le perizie ». Luigi Guatri, professore emerito e vicepresidente dell’Università Bocconi, ha curato con Victor Uckmar, superesperto di diritto tributario, il libro «Linee guida per le valutazioni economiche» (Egea), che sarà presentato lunedì in ateneo in un convegno con il ministro della Giustizia Angelino Alfano.
Le ragioni di un aggiornamento rispetto alle linee redatte nel documento- guida dell’89 si ritrovano in diversi fatti che hanno reso più esteso e complesso il mondo delle valutazioni: dallo sviluppo di prodotti finanziari sofisticati al peso crescente dei beni intangibili, dall’irruzione delle valutazioni nei bilanci Ias all’applicazione del fair value e alle novità normative. «I giudici, penali e civili, sono sempre più spesso chiamati a decidere in tema di valutazioni», dice Guatri, «e nominano esperti. Ma per orientarsi nei problemi e scegliere i tecnici possono essere utili linee guida, che indicano gli errori da evitare ». Spiega il rilievo di una simile bussola la statistica realizzata da Price Waterhouse Coopers. «Negli Usa è in atto da 12 anni una verifica dell’affidabilità delle consulenze finanziarie in sede processuale con il Dauber test, la ricusazione delle testimonianze degli esperti considerati dalle corti inaffidabili o irrilevanti ». Nel periodo 2000-2007 i giudici Usa hanno accolto le ricusazioni nella metà dei casi, in due terzi rispetto a esperti dell’accusa e in un terzo a quelli della difesa: «Numeri impressionanti».
Il libro parte dagli errori per definire i comportamenti ’virtuosi’. Così, la commissione composta da esperti accademici e professionali ha istruito 200 casi (documenti su ipo, prospetti informativi per fusioni o scissioni, perizie) dai quali sono stati ricavati gli esempi più significativi di errori sul campo. Si scopre così che in qualche caso di rapporti di concambio sono stati utilizzati metodi e formule teoricamente perfette ma poi sono state immessi numeri con scarso o nullo fondamento. Oppure in un caso sono state presentate 19 indicazioni di valore da tre advisor, dalle quali emergevano differenze nei tassi, campioni di società confrontabili, o ancora un advisor ha presentato 11 indicazioni di valore «principali » e 4 di «controllo», e il range di variabilità dei rapporti di cambio è del 25% fra minimo e massimo.
Dagli errori vengono ricavate 100 linee guida. La cui importanza può essere rintracciata dalla significatività delle valutazioni in due situazioni recenti: l’accordo per la ristrutturazione dei debiti Risanamento secondo l’articolo 182 bis della legge fallimentare; la sentenza sul caso Cir-Fininvest che «condanna » il gruppo della famiglia Berlusconi a risarcire 750 milioni a quello di Carlo De Benedetti. Riguardo alla prima vicenda, la procura ha chiesto il fallimento sostenuta da perizie, e il tribunale lo ha respinto facendo riferimento al parere tecnico di fattibilità del piano. «Un confronto utile sui problemi con argomenti meditati», dice Guatri. Sul dossier Mondadori, il vicepresidente della Bocconi, premesso che non ha letto la sentenza, dice che «il metodo seguito non è tra quelli canonici descritti dalla nostra commissione».
Sergio Bocconi