Francesco Verderami, Corriere della Sera 21/11/2009, 21 novembre 2009
[...] Proponendosi come «forza responsabile» e centrale tra i due schieramenti, l’Udc sta lucrando consensi sia a destra che a sinistra
[...] Proponendosi come «forza responsabile» e centrale tra i due schieramenti, l’Udc sta lucrando consensi sia a destra che a sinistra. E a parte il gesto di disponibilità che ha gradito in un momento per lui molto difficile, se Berlusconi è tornato a tenere Casini in grande considerazione c’è un motivo: la stima verso «Pier» è parametrata anche sulla base dei sondaggi riservati che danno i centristi sopra il 7% e in crescita. Questo non vuol dire che Pdl e Udc stiano cambiando strategia, perché il premier non mette in discussione l’asse con la Lega, e i centristi sono decisi a marciare «da soli». Ma ci sarà un motivo se Berlusconi nelle sue conversazioni riservi a «Pier» parole diverse rispetto a quelle che usa verso Fini. Certo, il premier è incontentabile. Quando ha incontrato il capo dell’Udc prima ha provato a chiedergli un appoggio per la modifica della «par condicio», sentendosi rispondere picche. Poi gli ha detto: «Guarda che se alle Regionali decidi di andare da solo dappertutto, non me la prendo». E Casini, sorridendo: «Silvio, così ti farei vincere dappertutto». Un conto è tendere la mano, altra cosa è farsi prendere il braccio.»