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 2009  novembre 21 Sabato calendario

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il modo in cui l’Udc si è offerta per trovare una soluzione legislativa ai proble­mi giudiziari del Cavaliere, in no­me della realpolitik . In sé la leggi­na è una sorta di uovo di Colom­bo, a «impatto zero» sul sistema, dato che garantirebbe attraverso poche norme il «legittimo impedi­mento » per un premier durante tutto il suo mandato, e contempo­raneamente bloccherebbe i termi­ni di prescrizione del processo, as­sicurando quindi alla giustizia il proprio corso. Una sorta di «Lodo Alfano», che però consentirebbe di aggirare i rilievi di costituziona­lità posti dalla Consulta. E senza varare «leggi porcheria».

C’è di sicuro la mano dell’ex sottosegreta­rio alla Giustizia Michele Vietti nello schema di progetto che è stato messo a punto pro­prio nei giorni di massimo attrito tra il Cava­liere e il presidente della Camera. E non c’è dubbio che la proposta sia giunta riservata­mente sulla scrivania di Berlusconi, visto che il premier ne ha fatto cenno durante alcuni colloqui riservati, rivelando che «anche il Pd la conosce». Al Guardasigilli ha poi dato inca­rico di valutare le questioni tecniche, e pare che Angelino Alfano – di cui sono noti i rap­porti con i centristi – abbia consigliato di te­nerla buona all’occorrenza, e di «non bruciar­la, può servire».