Ilmessaggero.it 20/11/09 [http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=81150&sez=HOME_INITALIA], 20 novembre 2009
Alessandra Mussolini: «su eBay il cervello di mio nonno». Il sito: inserzione rimossa - Sangue e parti di cervello di Benito Mussolini sono stati messi in vendita stamattina sul sito di commercio elettronico eBay
Alessandra Mussolini: «su eBay il cervello di mio nonno». Il sito: inserzione rimossa - Sangue e parti di cervello di Benito Mussolini sono stati messi in vendita stamattina sul sito di commercio elettronico eBay. Lo sostiene la nipote del Duce, Alessandra Mussolini. Il materiale ha precisato la nipote del duce, parlamentare del Pdl, era conservato al Policlinico di Milano «e da lì è stato preso». « una cosa molto grave - ha commentato la parlamentare - sono cose da cui bisogna difendersi». Poco dopo le dichiarazioni della Mussolini eBay ha precisato che «né parti di sangue né parti di cervello di Benito Mussolini sono state vendute su proprio sito. L’inserzione apparsa su eBay.it relativa a parti del cervello e sangue di Mussolini - sottolinea la società - è stata prontamente rimossa questa mattina prima delle 11, poche ore dopo la messa online dell’inserzione e prima che chiunque abbia fatto alcuna offerta. L’inserzione è stata immediatamente rimossa in quanto viola il regolamento di eBay, che vieta di vendere sul sito qualsiasi materiale organico umano. Il prezzo di partenza inserito dal venditore era di 15.000 euro, ma nessuna offerta è stata fatta nel breve lasso di tempo in cui l’inserzione è stata visibile». Mussolini «appena ricevuta la notizia della vendita su eBay corredata da fotografie di frammenti di cervello e sangue di Benito Mussolini provenienti da materiale autoptico del Policlinico di Milano, ha immediatamente sporto denuncia presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli per risalire alle responsabilità del trafugamento e bloccare questo grave atto», rende noto un comunicato dell’ufficio stampa della parlamentare del Pdl. Contemporaneamente della vergognosa vicenda ho immediatamente informato - dice ancora la Mussolini - il dottor Vulpiani della polizia delle comunicazioni che si occupa dei crimini informatici».