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 2009  novembre 20 Venerdì calendario

L’IRLANDA DEL CALCIO VUOLE GIUSTIZIA

«Sarà impossibile rigiocare la partita». Ancora molto arrabbiato, Giovanni Trapattoni ieri non si faceva illusioni. Niente Mondiale, la sua Irlanda resterà a casa. La mano di Thierry Henry, decisiva nel gol del compagno William Gallas, resterà negli annali del calcio. L’arbitro svedese Martin Hansson, e soprattutto il guardalinee Fredrik Nilsson, non hanno visto il fallo. La Francia, con il pareggio per 1-1 di mercoledì a Parigi, si è qualificata per Sudafrica 2010. «Sono deluso per i giocatori e per i nostri tifosi, meritavamo di vincere. Ma ho esperienza di calcio e sono un uomo concreto: il danno fatto non verrà riparato. Questo errore dovrebbe far ripensare il regolamento a chi ne ha la responsabilità. Sono sicuro che in futuro verranno introdotte le riprese tv a bordo campo: in trenta secondi, alcuni problemi potranno essere risolti ».
Ma l’Irlanda non si rassegna e chiede subito a Sepp Blatter e alla Fifa di ripetere il match. Lo fa prima Liam Brady, ex gloria juventina, oggi vice del Trap: «Siamo stati derubati, non c’è dubbio », dice. Seguono la Federazione e poi su su fino alle dichiarazioni del premier, Brian Cowen, che dal Consiglio europeo di Bruxelles attacca anche Nicolas Sarkozy e il primo ministro francese François Fillon. «Le inequivocabili immagini del volontario tocco di mano- scrive la Federazione irlandese - sono state viste da milioni di appassionati in tutto il mondo. La decisione platealmente errata dell’arbitro, che ha convalidato il gol, ha danneggiato l’integrità dello sport. E ora noi ci rivolgiamo alla Fifa, il governo mondiale del nostro sport, affinché organizzi la ripetizione del match. Il tocco di mano è stato ravvisato dal delega-to Fifa, dall’osservatore degli arbitri e dallo stesso giocatore».
E non basta, la Federazione si rivolge direttamente a les bleus:
«Mi aspetto che anche i francesi ci pensino. Henry è un grande capitano ma vuole forse essere ricordato per questo fallo di mano? », scrive il direttore generale, John Delaney. Gli irlandesi ricordano un precedente del 2005, quando la gara tra Uzbekistan e Bahrain, nelle qualificazioni al Mondiale 2006, venne annullata dalla Fifa a causa di un rigore eseguito in modo non regolare.
Il messaggio di scuse di Henry postato su Twitter in serata non serve certo a calmare gli animi: «Non sono l’arbitro...ma se ho fatto del male a qualcuno chiedo scusa », scrive il capitano della squadra francese. Sui social network, come al bar sport (o meglio al pub), volano odio e insulti irlandesi contro gli avversari: colpevoli, per di più, di aver esultato dopo il gol e dopo il fischio finale. Supercliccato il videomontaggio con Sarkozy allo stadio che fa spallucce dopo la rete francese. Henry su Wikipedia è diventato per alcuni minuti «un noto giocatore di pallavolo ». Su eBay si vende la man de
dieu incriminata, versione meno plateale ma più infida della storica
mano de dios di Maradona.
Non scherza affatto il premier irlandese, Cowen, quando chiede di rifare lo spareggio: «Scriverò alla Fifa, si deve rigiocare, dobbiamo salvare il fair play nello sport», annunciando colloqui con Sarkozy. Il presidente francese in serata gli ha risposto: «Ho espresso a Cowen il mio dispiacere per quanto accaduto e l’apprezzamento per le capacità dimostrate dalla squadra irlandese». Ma sulla materia del contendere, ha aggiunto Sarkozy, «sono le istanze preposte in sede europea e internazionale a doversi esprimere». La Fifa ha fatto sapere di aver ricevuto la lettera ufficiale della Federazione irlandese e che valuterà la richiesta, senza specificare i tempi e sottolineando le differenze rispetto al precedente Bahrein-Uzbekistan. Là l’arbitro aveva ammesso l’errore. Qui non si sono sentite parole che possano far ricredere il saggio Trap.