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 2009  novembre 20 Venerdì calendario

MOSCA - «L´applicazione della pena di morte è impossibile». Alla vigilia della scadenza della moratoria decennale prevista da un decreto presidenziale di Boris Eltsin del 1999, la Corte costituzionale ha stabilito che la pena di morte non potrà essere applicata su tutto il territorio russo nemmeno dopo il primo gennaio del 2010, in concomitanza cioè con la scadenza della moratoria

MOSCA - «L´applicazione della pena di morte è impossibile». Alla vigilia della scadenza della moratoria decennale prevista da un decreto presidenziale di Boris Eltsin del 1999, la Corte costituzionale ha stabilito che la pena di morte non potrà essere applicata su tutto il territorio russo nemmeno dopo il primo gennaio del 2010, in concomitanza cioè con la scadenza della moratoria. Di fatto, Mosca congela un´altra volta le esecuzioni delle condanne a morte, previste ancora formalmente nel codice penale, retaggio di quello sovietico. Stavolta, però, nel meccanismo della sentenza della Corte Costituzionale, non è fissata la nuova scadenza. La decisione della Corte russa va contro l´opinione pubblica che invece in larghissima maggioranza pretende la pena capitale: secondo recenti sondaggi, addirittura l´80 per cento della gente interpellata la ritiene indispensabile per arginare la criminalità e per garantire più sicurezza ai cittadini. Ma un conto sono gli umori popolari, un altro il lento cammino verso uno Stato di diritto in cui le condanne a morte sono considerate l´eredità di un passato tenebroso, quando la giustizia era soprattutto uno strumento d´oppressione e terrore.