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 2009  novembre 20 Venerdì calendario

"Voglio avere il massimo rispetto per chi mangia, quando cucino" - La Giunti, in questo momento, è la casa editrice più dinamica nel settore cucina, sforna tanti libri, ad esempio i ricettari di Bonilli, Barbagli e Barbini, e sempre più precisi, completi e leggibili

"Voglio avere il massimo rispetto per chi mangia, quando cucino" - La Giunti, in questo momento, è la casa editrice più dinamica nel settore cucina, sforna tanti libri, ad esempio i ricettari di Bonilli, Barbagli e Barbini, e sempre più precisi, completi e leggibili. Soprattutto ha un occhio particolare per la ristorazione italiana e non si limita a tradurre volumi stranieri, ma investe sui nomi di casa nostra e questo è molto importante perché così contribuisce a fare crescere di importanza e considerazione generale i nostri chef, Carlo Cracco, Pietro Leemann, Valeria Piccini, i Santini di Canneto… L’ultima fatica porta le firme di Clara e Gigi Padovani, coppia cioccolatosa del critica gastronomica: Niko, semplicità reale, con le fotografie di Francesca Brambilla e Serena Serrani, dove il Niko del titolo è Niko Romito, straordinario cuoco abruzzese di Rivisondoli, semplicità invece è il tratto distintivo dei piatti come escono finiti dalla cucina mentre la terza parole, reale, ha un duplice significato: da una parte esalta al massimo il concetto di semplicità per evitare sia intesa come veste povera, economica, e dall’altra è il nome del ristorante di Romito che guida con la sorella Cristiana. Ecco una settantina di ricette, suddivise per capitoli, con la prefazione di un esperto: Reale benvenuto (Polpettine di cicoria, polpettine di capretto, crostini di ricotta...), Memoria (con testo di Luigi Cremona), Montagna (Enzo Vizzari), Semplicità (il sottoscritto), Ricordi reali (sono i dolcetti), Territorio e tradizione (Carlo Petrini), infine i Pani del Reale, che sono quattro: Pizza di polenta, Pane ai pomodori secchi, Pani di Solina e Grissino all’olio e finocchietto. Ha detto Niko: «Il gesto che io compio è troppo importante per sottovalutarlo, preparo qualcosa che finirà nella bocca di un altro, che diventerà parte del suo corpo. Voglio avere il massimo rispetto per chi mangia, quando cucino». Il suo segreto? «Puntare all’essenziale, con il cuore».