Mauro Munafò, Kataweb.it 18/11/09 [http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/11/18/coworking-arriva-in-italia-la-scrivania-in-affitto/?ref=rephpsp3], 20 novembre 2009
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Coworking, cioè condivisione della scrivania da lavoro. Il fenomeno è nato negli Usa nel 2005 e si sta diffondendo da noi per via della crisi: invece di pagare l’affitto di un intero ufficio, si paga solo la scrivania. I prezzi: 100-150 euro a settimana o 250-300 euro al mese. Per praticare il coworking, un primo passo è iscriversi ad uno dei network italiani specializzati: Cowo, Wio, La Pillola a Bologna, 7th floor a Roma oppure MetaCoworking a Torino. Requisito essenziale: una postazione di lavoro con computer e connessione internet ADSL.
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Coworking, arriva in Italia la scrivania in affitto -
Si tratta di spazi equipaggiati - con scrivanie, sale riunioni, connessione di rete - che vengono affittati a professionisti e freelance per periodi più o meno prolungati. Ci si può passare un anno come un’ora e ci si incontrano professionalità molto eterogenee
E’ uno spazio in cui lavorare, risparmiando sulle spese di ufficio, ma anche un luogo dove scambiare idee e confrontarsi con persone diverse. Il coworking è un fenomeno nato nel 2005 negli Stati Uniti e che, lentamente, si sta diffondendo in numerose città d’Italia. In poche parole si tratta di postazioni a noleggio, dotate di computer e linea adsl, ma che prevedono anche degli spazi comuni come cucine o sale riunioni per confrontarsi con gli altri coworker.
La soluzione del coworking è indicata, viste le sue proprietà, soprattutto per i professionisti impiegati nei settori della comunicazione, dell’informatica, dei media e della creatività, ma può trasformarsi in un’occasione anche per coloro che, nella propria sede di lavoro, hanno degli spazi liberi da riservargli.
I prezzi per chi ha intenzione di noleggiare una postazione si aggirano intorno ai 250-300 euro al mese e circa 100 - 150 euro a settimana, ma ogni coworking applica le tariffe che preferisce, quindi si possono trovare offerte molto diverse.
Nell’ultimo anno si sono moltiplicate in Italia le postazioni di coworking e, specie nelle grandi città, c’è anche una ampia scelta di sedi, tanto che sono nati dei veri e propri network di coworking, che espongono uno stesso marchio e presentano servizi e tariffe simili tra loro. La più importante rete in Italia è "Cowo", partita da Milano e che adesso coprende 22 spazi affiliati tra Firenze, Genova, Milano, Napoli, Ravenna, Roma, Torino, Venezia, Bassano del Grappa (Vicenza), Corato (Bari) e San Giorgio in Bosco (Padova) (clicca qui per le informazioni sugli indirizzi). Un’altro network di coworking è invece Wio, mentre meritano una citazione l’esempio bolognese de "La Pillola", il romano 7th floor e il torinese MetaCoworking.
Per aprire uno spazio di coworking nella sede del proprio ufficio (servono infatti locali adibiti ad ufficio), una prima soluzione può essere proprio quella di rivolgersi ai network esistenti come Wio e Cowo. Quest’ultimo propone un’offerta che, per 150 euro annui, permette di avere consulenza legale e commerciale e aiuto anche sul fronte promozionale. Quello che serve è dello spazio, una rete ad alta velocità e senza fili e spirito collaborativo per creare l’ambiente giusto per il coworking.