Antonio Cianciullo, la Repubblica 19/11/2009, 19 novembre 2009
SMOG, LA MAPPA IN DIRETTA SUL WEB "COSI’ SAPREMO CHE ARIA RESPIRIAMO"
ROMA - Dopo il meteo anche l´inquinamento arriva on line. Da oggi, prima di uscire di casa, potete sapere non solo se prendere l´ombrello ma anche se mettere in tasca le caramelle contro quel fastidioso raschietto in gola che le punte di smog provocano. E, se vi aspetta un aereo, potete prima spaziare con il mouse da Stoccolma o ad Atene: andando su http://eyeonearth.eu apparirà la mappa dell´Europa. Poi, cliccando, ci si può avvicinare alla zona prescelta fino a trovare la stazione di monitoraggio più vicina. A quel punto si entra nei servizi offerti e si ottiene la fotografia in diretta dello stato dell´aria: polveri sottili, biossido di azoto, ozono. Un indicatore a semaforo fornirà immediatamente il polso della situazione segnalando in rosso l´allarme sanitario, in giallo le situazioni di confine e in verde i valori regolari.
L´Occhio sulla Terra, un servizio attivo senza interruzione e disponile in 24 lingue, è curato dall´Agenzia europea dell´ambiente e da Microsoft: elabora i dati forniti da mille centraline distribuite in 32 paesi abitati da 500 milioni di persone. Sulla stessa mappa appaiono anche le 22 mila località per le quali sono stati fatti rilevamenti sulla qualità dei mari, dei laghi e dei fiumi. Dal punto di vista tecnologico il sito, in cui appariranno anche i commenti degli utenti, utilizza il cloud computing, cioè il sistema che permette di adoperare il software disponibile in rete.
«La qualità dell´aria, collegata anche al cambiamento climatico, è il vero problema da affrontare», ha osservato Jacqueline McGlade, direttore dell´Agenzia europea dell´ambiente. «E la possibilità di disporre con facilità di dati precisi e aggiornati sarà molto utile sia per i singoli cittadini che per chi è chiamato a prendere le decisioni chiave per governare l´ambiente e per proteggere la salute dei cittadini».
Studiando la serie dei dati storici, si può inoltre ricavare un quadro dell´inquinamento dell´ultimo decennio. Tra il 1997 e il 2006 la percentuale di popolazione europea esposta a un rischio da polveri sottili è oscillata tra il 18 e il 50 per cento. Nello stesso periodo tra il 18 e il 42 per cento dei 500 milioni di europei si sono trovati a respirare un eccesso di biossido azoto. Per l´ozono la percentuale di situazioni fuori controllo è andata dal 14 al 61 per cento.
Intanto, in Italia, un´analoga mappatura in diretta della situazione viene svolta nelle oasi del Wwf. Ne sta uscendo un quadro allarmante: pesci tropicali che si adattano ai nostri mari, farfalle africane sul Tirreno, ghiacciai dimezzati, coralli e pernici bianche che scompaiono. Le lagune protette in Toscana e Puglia mostrano segni di deperimento, i boschi patiscono la siccità e gli uccelli cambiano i tempi di migrazione e nidificazione. Per trovare soluzioni di mitigazione dei danni è in corso di definizione un piano di adattamento a cui sta lavorando l´Università della Tuscia, il Corpo forestale dello Stato e il Museo di Zoologia di Roma.