Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  novembre 19 Giovedì calendario

UNA GIORNALISTA ROMANA: "SPOSERO’ ANGELO IZZO"


«Abbiamo scoperto tante affinità elettive»: così Angelo Izzo spiega l’idea di sposarsi. Lui con le donne, finora, le «affinità elettive» le aveva trovate ammazzandole: tre ne ha fatte fuori e una quarta si salvò per caso. Aveva cominciato nel ”75 con la strage del Circeo: assieme ad altri due neofascisti seviziò e uccise Rosaria Lopez e ridusse in fin di vita Donatella Colasanti. Trent’anni dopo - uscito dall’ergastolo in semilibertà - a Ferrazzano (Campobasso) fece fuori Maria Carmela Linciano e la figlia Valentina Majorano che aveva 14 anni e che violentò prima di ucciderla.
Quale donna avrà mai «affinità elettive» con simile personaggio? Esiste, si chiama Donatella Papi, ha 53 anni (tre meno del futuro sposo) ed è tutt’altro che una sprovveduta: fa la giornalista e la scrittrice. Nella biografia racconta di aver lavorato per Il Giornale all’epoca di Montanelli e poi con Vittorio Feltri al settimanale Gioia, di essere stata «responsabile Comunicazione del ministro delle Comunicazioni del governo D’Alema e dell’agenzia Ansa». Ha pure pubblicato due libri: «Avere un figlio» e «Come avere un figlio con la fecondazione artificiale». E un figlio ce l’ha, «ha 16 anni, si chiama Jacopo»: lo scrive nel giornale online che ha fondato e dirige, Comincialitalia.net.
«Citizenjournal», lo definisce, che ha «come guida la fede, per fare un ”giornale come Dio comanda”». Ma che negli ultimi tempi sembra aver trascurato: l’ultimo suo articolo risale all’8 ottobre. Da allora più nulla, forse perchè il «rapporto epistolare» con Izzo ha travolto tutto. Al 30 ottobre data infatti la missiva che lei ha scritto al direttore del carcere di Velletri dove l’amato sta scontando il secondo ergastolo: chiede d’incontrare Izzo «per concordare le modalità e le autorizzazioni necessarie al fine di contrarre matrimonio».
«Ambedue abbiamo un gran desiderio di coltivare i valori della bellezza, degli ideali e della compassione», dice Izzo della loro unione. Tre donne uccise sono solo «reati di un passato lontano».