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 2009  novembre 17 Martedì calendario

L’11

Novembre alle ore 11 s’è conclusa col cessate il fuoco la sanguinosa prima Guerra Mondiale. La data e l’orario furono stabiliti a tavolino, o meglio su quel vagone Vagon Lits parcheggiato a Compiegne. Gli stati maggiori alleati non hanno però dato ai comandanti in campo alcuna disposizione circa i comportamenti da adottare nelle ultime ore di guerra. Questo "vuoto" di disposizioni dette luogo a comportamenti diversi tra i vari comandanti di reparto, alcuni dei quali dettero l’ordine di attendere l’undicesima ora, altri adottarono tattiche aggressive nei confronti del nemico. Tant’è che nelle ultime ore di guerra furono oltre 12 mila i soldati colpiti inutilmente, di cui oltre 2500 morirono all’ultima ora e molte migliaia rimasero mutilati dalle granate in quell’ultima giornata di guerra. Le migliaia di lettere inviate dei parenti degli uccisi al Congresso statunitense, obbligarono i politici ad instituire una commissione d’inchiesta del Senato. La commissione giunse, nel dicembre del 1918, alla conclusione che fu l’ambizione e lo spirito di vendetta di ufficiali d’alto grado a determinare quell’inutile sacrificio per migliaia di soldati oramai sul punto di tornare alle loro case, alle loro famiglie. Fu anche accertato che in quelle ore nessun ufficiale superiore perse la vita. Quando però si trattò di passare a considerare le responsabilità individuali dei Capi di Stato Maggiore, tutto finì nel non luogo a procedere per ragioni "politiche" e di "immagine" dell’esercito vittorioso. Non diverso fu il ruolo degli alti ufficiali francesi ed inglesi in quelle ultime ore di guerra. Molti mostrarono un vero e dichiarato disinteresse per le vite inutilmente sacrificate in quelle ultime ore di guerra oramai chiusa a tavolino. Ma né in Francia, né in Inghilterra si giunse a nessun atto di condanna o censura. Anzi, in Francia il Generale Foch fu senza discussioni celebrato come un eroe della Patria e tutt’oggi annoverato fra i Grandi di Francia, nonostante il dichiarato spirito vendicativo nei confronti degli sconfitti, tanto da spingerlo ad ordinare inutili e sanguinosi (per entrambe le parti) attacchi fino all’ultimo minuto. Il Generale comandante il contingente inglese si spinse ad affermare pubblicamente: "se solo fosse durata dieci giorni in più...".