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 2009  novembre 16 Lunedì calendario

Natale 2009: in Italia consumi in calo del 2,5% contro la media europea del -6,3% Consumatori meno pessimisti sulla ripresa economica nel 2010 Milano, 11 novembre 2009 – Deloitte presenta oggi la dodicesima edizione della sua ”Xmas Survey”, indagine sulle tendenze di consumo previste per le prossime festività natalizie

Natale 2009: in Italia consumi in calo del 2,5% contro la media europea del -6,3% Consumatori meno pessimisti sulla ripresa economica nel 2010 Milano, 11 novembre 2009 – Deloitte presenta oggi la dodicesima edizione della sua ”Xmas Survey”, indagine sulle tendenze di consumo previste per le prossime festività natalizie. La ricerca 2009, elaborata in un contesto economico critico, raccoglie i sentiment di circa 18.000 intervistati in 18 Paesi, fra cui l’Italia, che hanno risposto a domande relative al comportamento di acquisto e alle cifre che intendono spendere per regali, cibo, bevande e attività per il tempo libero durante il prossimo periodo natalizio. Diminuisce il pessimismo, ma la prudenza prevale ancora La fotografia che emerge dall’ultima rilevazione di Deloitte, mostra come i consumatori italiani, pur avvertendo il prolungarsi del periodo di austerity, siano maggiormente ottimisti rispetto a una possibile ripresa economica nel corso del prossimo anno. Nel 2009 il 56% degli intervistati considera infatti ancora l’economia in recessione, contro l’88% dello scorso anno. Un’altro dato che emerge dall’indagine è che il 45%degli intervistati italiani sostiene che il proprio potere d’acquisto stia diminuendo, lo scorso anno erano il 64% Tuttavia tra i consumatori si rileva ancora qualche incertezza, che riduce in maniera sensibile la propensione al consumo. Si prevede infatti che le spese durante il periodo delle festività natalizie del 2009 subiranno una contrazione pari a circa 2,5% in Italia , dato che tocca il -6,3% a livello di media europea all’interno della quale spiccano UK -17,4% e Irlanda -22,4%). I consumatori ”più saggi” stanno adottando comportamenti di consumo più razionali La crisi economica e gli anni di progressivo decremento del potere d’acquisto hanno creato un nuovo tipo di consumatore: severo, attento e selettivo, nonché estremamente prudente nelle scelte d’acquisto e accorto nel mantenere sotto controllo le proprie disponibilità di spesa. ’Sta emergendo un nuovo consumatore ”, spiega Dario Righetti, Partner di Deloitte e Responsabile del settore Consumer Business, ”più attento all’utilità e alla durevolezza dei prodotti, più scrupoloso nelle decisioni di spesa e ridurrà gli acquisti d’impulso. La tendenza attuale è quella di praticare una razionale comparazione dei prezzi, di confrontare le alternative e valutare la qualità dei prodotti innovativi sulla base del loro reale valore. Per il Natale 2009 i consumatori sceglieranno beni meno superflui, ponendo maggior attenzione al rapporto qualità/prezzo. E c’è da credere che questo approccio più razionale agli acquisti, sia destinato a perdurare anche quando la crisi sarà passata”. Modalità di acquisto Emergono o si consolidano nuove modalità di acquisto: uso di internet e dei nuovi media per la ricerca del prezzo migliore, preferenza per prodotti che rispecchiano criteri di sostenibilità e realizzati senza il ricorso al lavoro minorile (purché offerti a prezzi più o meno simili rispetto a quelli di mercato). In particolare, il cliente alla ricerca dell’occasione migliore, utilizza internet come mezzo per trovare e confrontare fra loro i vari prodotti. Mediamente, il 28% degli italiani navigherà su internet per comparare i prezzi, il 16% per cercare e selezionare i prodotti, l’11% per individuare i punti vendita e soltanto il 14% per effettuare l’acquisto. La competizione tra i retailer è altissima per cercare di riempire il modesto carrello dei consumatori Nonostante questo scenario, i retailer europei hanno investito in nuovi ”concept di vendita” e potenziato l’utilizzo del canale online (internet). In poche parole, la distribuzione si sta frammentando e sta crescendo ad un ritmo superiore alla domanda, che è invece in fase di stagnazione. Più della metà degli europei prevede di fare il proprio shopping delle festività durante i saldi o altri periodi promozionali. Questa prassi è diffusa in tutta Europa: il 50% dei beni saranno acquistati durante i periodi di promozione e di saldi previsti durante l’anno prima e/o dopo le festività. ”In Germania si arriva a toccare addirittura il 74%. In Italia la situazione è un po’ diversa: soltanto il 37% degli italiani comprerà i regali per le festività durante il periodo dei saldi o cercherà di rimandare l’acquisto per beneficiare delle promozioni che vengono proposte nel periodo successivo alle festività”, continua Righetti. I tre regali preferiti per le prossime festività natalizie Anche per le festività 2009, come in passato, il regalo più desiderato in Italia risulta essere il ”libro”, che viene indicato al primo posto dal 46% degli intervistati, seguito da ”abiti” (35%) e ”denaro in contanti” (34%). Escluse la prima e la seconda posizione, si registra ancora una discordanza tra ciò che si desidera e ciò che invece probabilmente si riceverà. Infatti, al terzo posto, tra i regali che si faranno vengono indicati i prodotti di cosmesi e i profumi (30%). Si può constatare, invece, che prodotti di gioielleria subiscono un calo nelle intenzioni di acquisto, passando dal 6° posto del 2008 al 9° del 2009. La scelta del punto vendita Tra le principali motivazioni che condizionano la scelta del punto vendita nel quale effettuare i propri acquisti, gli italiani, in linea con i consumatori europei, ricercano il luogo dove poter acquistare al miglio rapporto qualità/prezzo (91%), trovare la più vasta gamma di prodotti (89%), approfittare di sconti/promozioni (89%) e di prezzi bassi garantiti (80%). La ricerca Deloitte sui consumi di Natale: note metodologiche La ricerca è stata condotta da Deloitte in 18 paesi Europei (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Turchia e Ucraina) tra il 29 settembre e il 10 ottobre sulla base di un campione di 17.567 consumatori rappresentativi della popolazione di ogni Paese.